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Riello torna in mani italiane: con Ariston un’operazione strategica per la filiera industriale

- di: Alberto Venturi
 
Riello torna in mani italiane: con Ariston un’operazione strategica per la filiera industriale
Il ritorno del Gruppo Riello sotto il controllo di un’azienda italiana segna un passaggio di rilievo nel panorama industriale nazionale. L’acquisizione da parte di Ariston Group chiude una fase complessa della storia del gruppo, storico protagonista dell’industria italiana, e viene letta dal Governo come un rafforzamento della struttura produttiva del Paese. A evidenziarne il valore è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che sottolinea come l’operazione sia stata seguita “in ogni sua fase” dal Mimit, a conferma della centralità strategica del dossier.

Riello torna in mani italiane: con Ariston un’operazione strategica per la filiera industriale

Dal punto di vista economico, l’ingresso di Riello in Ariston rappresenta un consolidamento industriale all’interno della filiera nazionale del riscaldamento e delle soluzioni energetiche. L’operazione consente di integrare competenze, capacità produttive e know-how tecnologico, rafforzando il posizionamento competitivo del made in Italy in un settore caratterizzato da forti trasformazioni legate all’innovazione, all’efficienza energetica e alla transizione green. “Un’operazione – ha dichiarato Urso – che rafforza la filiera del Paese, tutela l’occupazione e garantisce continuità e sviluppo alle attività produttive, nell’ambito di una strategia di crescita solida e di lungo periodo”.

Occupazione e continuità produttiva

Uno degli elementi centrali dell’operazione riguarda l’impatto sull’occupazione e sulla stabilità industriale. Il passaggio di proprietà viene infatti interpretato come una garanzia di continuità per i siti produttivi e per i livelli occupazionali, in un contesto in cui la tenuta della manifattura è una priorità per la politica industriale. Il rafforzamento di un gruppo nazionale di dimensione internazionale come Ariston consente di preservare competenze e professionalità, evitando dispersioni di valore e favorendo investimenti nel medio-lungo periodo.

La regia del Mimit

Il ruolo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy emerge come decisivo nel percorso che ha portato all’acquisizione. Il dossier Riello è stato seguito in modo costante, con l’obiettivo di accompagnare una soluzione industriale in grado di coniugare competitività, tutela dell’occupazione e radicamento produttivo sul territorio. In questa logica si inserisce anche la convocazione del tavolo sulla vertenza Riello, previsto domani alle ore 11 presso il Mimit, che avrà il compito di monitorare la fase di transizione e di confronto con le parti sociali.

Prospettive di crescita

In chiave economica, l’operazione Ariston-Riello può essere letta come un tassello della più ampia strategia di rafforzamento delle filiere industriali nazionali, in particolare nei settori legati all’energia e alla tecnologia applicata agli edifici. Il consolidamento tra due realtà italiane consente di aumentare la massa critica, sostenere investimenti in ricerca e sviluppo e affrontare con maggiore solidità le sfide dei mercati internazionali. Il ritorno di Riello in mani italiane viene così interpretato dal Governo come un segnale positivo per il made in Italy, in un momento in cui la competitività industriale passa sempre più dalla capacità di fare sistema e di valorizzare asset strategici nazionali.
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