Reputation Manager, top manager sempre più social: il più utilizzato è LinkedIn (54%) seguito Twitter (28%)

- di: Barbara Leone
 
I social sono sempre più centrali nella comunicazione dei top manager. È quanto emerge dall’aggiornamento di gennaio 2023 dell’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager, che monitora oltre 150 profili di executive attivi in Italia. L’indagine evidenzia che se nel corso dell’ultimo anno il numero di top manager presenti sui social è aumentato, è cresciuto anche quello dei profili inattivi da più di un anno (28%, + 2 punti percentuali). Una nota positiva è rappresentata dalla diminuzione degli executive che si limitano a reagire ai contenuti altrui (il 22% dei manager attivi contro il 32% registrato a gennaio 2022). LinkedIn è il social più utilizzato (54%), seguito da Twitter (28%), mentre su Instagram aleggia ancora una certa diffidenza da parte dei top manager (presenti solo nel 18% dei casi). Dal canto suo, invece, LinkedIn continua a crescere. La Top20 dei manager più seguiti su LinkedIn è cresciuta a un tasso medio del 21,6% nell’ultimo quadrimestre (settembre 2022-gennaio 2023). I profili più seguiti sono quelli di Stephan Wilkelmann di Lamborghini, Luca de Meo di Renault e Nerio Alessandri di Technogym. Tra i profili della Top20 che sono cresciuti di più troviamo Remo Ruffini (+55%), Alessandro Benetton (+51%) e Andrea Orcel (+48%). La maggior parte dei manager in esame utilizza LinkedIn per la condivisione di contenuti legati alle rispettive aziende che guidano, mentre Twitter permette talvolta di condividere opinioni personali su argomenti più variegati: ne è un esempio Lapo Elkann, tra i pochi manager in crescita sulla piattaforma (184 mila follower). Instagram è spesso utilizzato con un approccio più personale, soprattutto dai protagonisti della moda come ad esempio Remo Ruffini, in crescita dell’11%.

Reputation Manager, top manager sempre più social: il più utilizzato è LinkedIn (54%) seguito Twitter (28%)


“Anche nel nostro Paese, il ruolo dei top manager sta crescendo – spiega il fondatore e Ceo di Reputation Manager Andrea Barchiesi -. Nel 2022 la loro rilevanza mediatica è cresciuta. Basta un dato: nell’ultimo anno 2022, i principali 150 executive del nostro Paese sono stati menzionati in Rete 252 mila volte. Nel 2021, i contenuti online erano stati 152 mila, mentre l’anno precedente, quello caratterizzato dalla pandemia da Covid-19, il totale si era fermato a 115 mila. Un ritmo di crescita importante: +32% tra il 2020 e il 2021 e +66% negli ultimi dodici mesi. Sintomo della rilevanza anche politica che i top manager hanno assunto nel nostro Paese. Agli executive moderni è richiesto un compito in prima persona, molto più attivo rispetto al passato e su più fronti, da quello aziendale a quello sociale. La comunicazione è un asset vero e proprio e la reputazione è duale. Vi sono due poli, il brand e il Ceo che opera da ambassador. Al giorno d’oggi, la comunicazione di un’azienda, tramite un suo manager, governa la percezione pubblica dell’azienda stessa. I dati del 2022 - sottolinea Barchiesi - mettono in luce questo nuovo ruolo sociale dei top manager. Quasi un contenuto su due (46%) è infatti riferito alla sfera della Leadership: in un contesto di crisi, il Paese ha guardato a loro in cerca di una guida. Segnale di come i leader d’azienda siano sempre più integrati nel dibattito pubblico, non solo in quello economico. Soprattutto in momenti di crisi in cui gli altri punti di riferimento vacillano. Il tema ESG si conferma uno degli asset portanti della comunicazione dei top manager. Fare impresa, anche in Italia, significa così prestare attenzione sia al benessere interno che a quello esterno, cercando di avere un impatto positivo anche sulla società che ci circonda. Non a caso, sempre più top manager si fanno portavoce di valori e desideri di cura del Pianeta e delle persone, soprattutto su LinkedIn. Valgono il 19% del totale le Performance aziendali. Una dimensione - osserva ancora Barchiesi - che oscilla a seconda del periodo dell’anno, incontrando i propri picchi di attenzione in prossimità della pubblicazione delle trimestrali. Residuale il racconto della storia personale degli executive (4%): un asset che pochi riescono a sfruttare generando effetti positivi”.

Degli oltre 150 manager inclusi nell’analisi, il 75% è presente sui social con almeno un profilo personale e il 45% ne ha più di uno. Ai manager presenti, infatti, sono riconducibili oltre 180 account distribuiti sulle tre piattaforme prese in esame: LinkedIn (54%), Twitter (28%) e Instagram (18%). Reputation Manager ha aggiornato la propria analisi sulla comunicazione LinkedIn dei top manager a gennaio 2023. Nell’ultimo quadrimestre, al centro della comunicazione dei top manager sul social professionale rimangono i temi dell’innovazione e della sostenibilità, con un focus sulla transizione energetica. Dato il periodo di incertezza che stiamo vivendo, non mancano inoltre riflessioni sull’inflazione e sulla crisi economica. Apprezzati anche contenuti relativi a tematiche più ampio respiro, come la leadership, e i successi aziendali nonostante le avversità che caratterizzano il momento storico che stiamo vivendo. Non sono molti, invece, i contenuti attinenti alla sfera personale e alla vita privata dei manager. La Top20 degli executive più seguiti su LinkedIn è cresciuta, in termini di follower, a un tasso medio del 21,6% nell’ultimo quadrimestre (settembre 2022-gennaio 2023). La percentuale media di incremento continua dunque la sua espansione rispetto al 17,6% rilevato a settembre. Il podio è rimasto invariato, con l’Amministratore Delegato di Lamborghini, Stephan Winkelmann, al vertice della classifica. Il CEO conta oggi più di 164 mila follower (+29% in quattro mesi). Tra i contenuti dell’ultimo periodo che hanno generato il maggior numero di reazioni, quello riguardante il lancio della nuova Huracán Sterrato, una riflessione sull’anno appena terminato e sul futuro di Lamborghini e l’ottenimento della certificazione IDEM per le policy aziendali orientate alla garanzia della parità di genere. Il settore Automotive continua a occupare anche il secondo gradino del podio. A confermare il proprio argento è infatti Luca de Meo (119 mila follower), la cui platea è cresciuta ancora del 19%. L’Ad di Renault ha dedicato spazio a diversi eventi, come al Paris Motor Show e alla manifestazione organizzata da Renault, l’OnR Festival. Si mantiene saldo in terza posizione il fondatore e Ad di Technogym, Nerio Alessandri (92 mila, +23%), che dedica la maggior parte dei suoi post ai temi più generali del benessere e della salute. In un’occasione, inoltre, il manager ha sottolineato come, delle 32 squadre partecipanti ai Mondiali di calcio in Qatar, 28 si siano allenate con Technogym. Continua la sua ascesa Cristina Scocchia di Illycaffè (69 mila follower), che nel periodo in esame passa dal sesto al quarto posto, vedendo crescere il proprio seguito del 45% (+21 mila).

La top manager tratta di diversi temi, dalla leadership ai successi aziendali. Recentemente, ha inoltre generato interesse nel suo pubblico con un’intervista con lo youtuber Marco Montemagno e ha dedicato un post all’MBA honoris causa conferitole dalla CUOA Business School, presso la quale ha anche tenuto una lectio magistralis. Giampaolo Grossi, Director e General Manager di Starbucks (59 mila), continua a guadagnare follower (+14%). Il manager ha proseguito con la pubblicazione di diverse frasi motivazionali e ha trattato di svariati temi, tra cui soprattutto quello della leadership. Di recente, ha inoltre pubblicato un post in ricordo di Gianluca Vialli, un contenuto che ha generato notevole interesse. Scende in sesta posizione, rispetto alla quarta di settembre, Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, che raggiunge i 54 mila follower (+3%). Il manager si focalizza sul tema energia, reagendo e rilanciando diversi contenuti relativi all’azienda da lui guidata. Svariati post riguardano accordi firmati, tra gli altri, con il Politecnico di Torino, eventi organizzati dalla società (come l’ESG Challenge 2023) e novità relative al settore energetico e sulla transizione verso le rinnovabili. Nonostante un’attività di esclusiva condivisione di post altrui, Andrea Pontremoli (49 mila follower) sale di tre posizioni e guadagna la settima posizione, dopo essere entrato in Top10 nella rilevazione di settembre. L’Ad di Dallara continua il suo impegno in ambito accademico e condivide post relativi a diverse tematiche legate all’innovazione, all’istruzione e al mercato. Tra gli ultimi contenuti condivisi, anche un articolo sui sei anni di attività dell’associazione da lui co-fondata, “Parma, io ci sto!”. 47,3 mila follower per Francesco Starace, che si conferma ottavo tra i top manager con il seguito più consistente su LinkedIn. Il tema energetico è sicuramente prevalente sul profilo del Ceo di Enel, che condivide contenuti informativi sul mercato e sulla transizione verso le rinnovabili. Di recente, il top manager ha inoltre condiviso con i propri follower la quarta edizione del rapporto “100 Italian E-mobility Stories”, elaborato da Fondazione Symbola ed Enel. Nono Corrado Passera, che perde due posizioni, ma che conta 47,2 mila follower (+3%). L’Ad di Illimity ha continuato, anche nel periodo in esame, a condividere le proprie interviste. Temi ricorrenti sul suo profilo sono il mondo degli investimenti e le startup, cui ha dedicato un articolo in occasione del decimo anniversario dello Startup Act. Un’altra ricorrenza alla quale il Ceo ha dedicato spazio è stata la presentazione della trimestrale di Illimity e il suo ingresso nel quinto anno di attività, ottenendo solidi risultati e confermando i suoi obiettivi. Claudio Descalzi, con 45 mila follower, chiude la Top10. Il Ceo di Eni dedica gran parte dei suoi contenuti a iniziative volte alla decarbonizzazione. Risale a pochi mesi fa, per esempio, l’annuncio di una partnership attivata tra Eni e Snam per lo sfruttamento delle tecnologie CCS (carbon capture and storage), utili nel contenimento delle emissioni di CO2. Nel periodo in esame, si segnalano inoltre le performance positive di Remo Ruffini (Moncler), Alessandro Benetton (Edizione) e Andrea Orcel (Unicredit), che hanno visto i propri follower crescere rispettivamente del 55, 51 e 48%.

Le altre 10 posizioni della classifica sono occupate da (dati aggiornati a gennaio 2023):  Alessandro Benetton (44 mila, Edizione – Finance), Francesco Pugliese (40 mila, Conad – Food&Retail), Philippe Donnet (27 mila, Assicurazioni Generali – Finance), Silvia Candiani (24 mila, Microsoft Italia – Tech), Andrea Orcel (21 mila, Unicredit – Finance), Remo Ruffini (20 mila, Moncler – Fashion&Beauty), Pietro Labriola (19 mila, Tim – Media e Telco), Gian Maria Mossa (18,4 mila, Banca Generali – Finance), Pierroberto Folgiero (18 mila, Fincantieri – Industria) e Federico Grom (17 mila, Grom – Food&Retail). Reputation Manager ha sviluppato un modello di valutazione dei profili LinkedIn. Uno strumento che valuta la struttura e l’attività dei profili, con una particolare attenzione all’aspetto delle ottimizzazioni (tecniche e strategiche) e all’attività social del manager (frequenza di pubblicazione, content curation, interattività con la rete e non solo). Queste considerazioni confluiscono in un punteggio (0-100) che permette di valutare le scelte e le strategie di comunicazione dei singoli executive. In prima posizione, tra i top manager analizzati, c’è Stephan Winkelmann con il punteggio di 79.1. L’enorme seguito dell’amministratore delegato di Lamborghini (164 mila follower) è giustificato non solo dal ruolo che ricopre all’interno dell’azienda e del mercato di riferimento, ma anche da un profilo LinkedIn ben ottimizzato e da una frequenza di pubblicazione corretta, con contenuti in target e ben strutturati. Tra gli elementi considerati, anche la foto del profilo (in primo piano, di buona qualità e su sfondo neutro) e le informazioni inserite: sono infatti presenti informazioni di contatto che comprendono i siti aziendali e una sezione “Informazioni” ottimizzata. Il post che ha riscosso maggiore successo nel periodo in esame (settembre 2022-gennaio 2023) è quello relativo al nuovo Super SUV di Lamborghini, Urus S, che ha ottenuto oltre 11 mila reazioni tra like, commenti e condivisioni. Luca De Meo ottiene 79 punti grazie alla condivisione di link di approfondimento e alla ricchezza di informazioni riportate sul suo profilo. Il Ceo di Renault risulta inoltre essere particolarmente interattivo con il suo pubblico, composto da 119 mila follower: oltre a pubblicare contenuti propri, reagisce consigliando post e commenti altrui. Altri punti a suo favore sono la presenza di media correlati a una delle sue esperienze passate e una foto del profilo che, anche nel suo caso, risulta in linea con gli standard della piattaforma. A generare il maggior numero di interazioni (5,5 mila) è stato un post che ha anticipato l’apertura del Salone dell’Automobile di Parigi 2022.

Il profilo dell’Ad di Illy, Cristina Scocchia, secondo il modello di analisi di Reputation Manager, ottiene invece 69.5 punti. La sua grande forza è rappresentata dalle tematiche che propone ai suoi 69 mila follower. Nonostante la frequenza di pubblicazione risulti poco frequente, infatti, la top manager è in grado di generare un engagement consistente (oltre 2,6 mila reazioni medie per post). Alcuni punti a suo favore sono inoltre una sezione “Informazioni” ben strutturata, la condivisione di link di approfondimento e la coerenza linguistica del suo profilo, data anche dalla presenza di un doppio profilo, in italiano e in inglese. Il post dell’Ad di Illycaffè che nell’ultimo quadrimestre ha generato il maggior numero di reazioni (oltre 5 mila) è stato quello relativo al Master of Business Administration Honoris Causa conferitole dalla CUOA Business School. Un post in cui l’executive ha dedicato spazio anche a una riflessione sulla propria carriera e sui valori che l’hanno spinta e motivata nel corso degli anni. Il report Social Top Manager tratta anche dei cambiamenti che hanno caratterizzato l’ultimo quadrimestre con riferimento all’attività degli executive su Twitter. Dopo l’espansione registrata a settembre 2022 (+5,7%), il seguito dei top manager attivi sul social di Elon Musk registra invece un leggero calo, con una riduzione dello 0,5% in termini di follower. Al vertice della Top20 su Twitter si conferma il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che conta 719 mila follower. Nel periodo di analisi (settembre 2022-gennaio 2023), il manager ha continuato a rilasciare aggiornamenti e messaggi rivolti alla sua squadra. La frase “Forza Napoli sempre”, in particolare, guadagna in ogni occasione migliaia di reazioni da parte dei suoi follower. Qualche tweet è stato utilizzato per augurare buon lavoro al nuovo Governo e, tra i contenuti, spicca una fotografia dell’incontro con Nancy Pelosi. Diversi messaggi sono stati infine rivolti a personaggi noti venuti a mancare negli ultimi mesi. Si mantiene saldo in seconda posizione Lapo Elkann (184 mila). L’Ad di Italia Independent Group rallenta (ma continua) la propria crescita. Svariati i contenuti che popolano il suo profilo: dai recenti aforismi sulla vita alle vicende della famiglia reale britannica, dal suo approdo su TikTok al ricordo di sportivi che non ci sono più, come Pelé e Gianluca Vialli. Margherita Maccapani Missoni (35 mila) sale sul podio, classificandosi in terza posizione. La stilista, però, utilizza la piattaforma esclusivamente per la condivisione automatica dei propri contenuti di Instagram e ciò si riflette sul numero di reazioni, pari a zero per la quasi totalità dei tweet. L’ultimo contenuto pubblicato sul social di Musk risale a settembre 2022. Anche Francesco Pugliese (12,9 mila) sale di due posizioni, classificandosi quarto tra i top manager più seguiti su LinkedIn. L’Ad di Conad tratta molto dei temi di attualità, condividendo soprattutto notizie politiche ed economiche. Non mancano però contenuti legati all’azienda da lui guidata. A seguire, in quinta posizione e anche lei in ascesa, Elisabetta Franchi (12,7 mila), il cui ultimo tweet risale però a settembre. Nerio Alessandri di Technogym conta 8 mila follower. Un numero che gli permette di posizionarsi in sesta posizione, condividendo e pubblicando contenuti legati soprattutto ai temi del benessere e della salute. Seguono, entrambi in ascesa, Francesco Starace (6,9 mila) e Alessandro Benetton (5,7 mila). Il Ceo di Enel tratta principalmente della sua azienda e del settore energetico, condividendo anche proprie interviste, mentre il presidente di Edizione ha pubblicato, con minore frequenza, tweet relativi a innovazione, Meridione e Aeroporti di Roma. Nono Benedetto Levi. Oltre a condividere con i suoi 5,2 mila follower i traguardi raggiunti dall’azienda da lui guidata, l’Ad di Iliad ha trattato in una serie di tweet del ricorso presentato al Tar del Lazio sulla Delibera Sim Swap, che ha modificato il processo di portabilità. A chiudere la Top10 rimane infine Enrico Cereda di IBM (5 mila follower) che, negli ultimi mesi, ha condiviso diversi tweet di Assolombarda e contenuti relativi al mondo dello sport, in particolare sulla Juventus e Andrea Agnelli. Le altre 10 posizioni della classifica dei più seguiti sono occupate da (dati aggiornati a gennaio 2023):  Alessandro Profumo (4,9 mila, Leonardo – Industria), Renzo Rosso (4,8 mila, OTB – Fashion&Beauty, Silvia Candiani (3,9 mila, Microsoft Italia – Tech), Marco Sesana (3,2 mila, Generali Italia – Finance),  Marcello Cattani (3,2 mila, Sanofi – Pharma), Matteo Lunelli (2,7 mila, Cantine Ferrari – Food&Retail), Fabrizio Di Amato (2,3 mila, Maire Tecnimont – Infrastrutture),  Mariangela Marseglia (1,8 mila, Amazon – GDO&Retail), Luca Dal Fabbro (1,5 mila, Iren – Energia) e Stefano Rebattoni (1,3 mila, IBM – Industria). Reputation Manager ha analizzato anche l’attività e l’engagement medio generato dai post pubblicati su Instagram dai manager attivi in Italia. La Top20, che ha registrato una crescita media del 3,3% in termini di follower, non ha subìto alcuna variazione.

Diversamente da LinkedIn (e, in parte, da Twitter) su Instagram, i manager dedicano parte dei loro contenuti alla vita privata, mostrandosi con la propria famiglia e gli amici, in vacanza e in situazioni non strettamente legate al loro ruolo. Inoltre, i primi manager in classifica vantano un seguito molto consistente e che permette loro di generare un alto numero di reazioni. Nonostante ciò, Instagram rimane il social che presenta meno profili dei top manager. A gennaio 2023, Elisabetta Franchi conferma il suo posizionamento al vertice della classifica dei manager più seguiti su Instagram. Negli ultimi mesi, i follower della stilista hanno superato quota 3 milioni. Il profilo, utilizzato principalmente per la condivisione di contenuti relativi al brand, è stato in grado di generare 5,5 mila reazioni tra like e commenti grazie alle numerose foto delle sue nuove creazioni. Steven Zhang rimane secondo, con 556 mila follower. Il presidente dell’Inter pubblica quasi esclusivamente post sulla sua squadra, come quelli con cui ha celebrato la vittoria della Supercoppa. Zhang si posiziona inoltre in prima posizione per engagement generato, essendo riuscito a registrare 83 mila reazioni medie per post. Brunello Cucinelli si conferma il terzo manager più seguito su Instagram, con 388 mila follower. L’executive si classifica inoltre in seconda posizione per engagement generato, contando in media 7,1 mila like e commenti per ogni post (+60% rispetto alla rilevazione di settembre 2022). Risulta piuttosto frequente la pubblicazione di fotografie relative a eventi e incontri con personaggi noti. Presente anche una riflessione sul 2022. Margherita Missoni è quarta con 208 mila follower. Il suo profilo, aggiornato molto frequentemente, è dedicato principalmente alla sua vita privata. Molte le fotografie che la ritraggono in viaggio o mentre svolge le più svariate attività. La segue Renzo Rosso (187 mila follower), che si classifica in quinta posizione tra i top manager più seguiti sulla piattaforma. Rilevante è anche l’engagement da lui registrato: 2800, in crescita rispetto alla rilevazione di settembre. Sul social, il manager pubblica contenuti relativi al brand, ma anche a incontri con personaggi di spicco, alcuni dei quali appartenenti alla sfera delle istituzioni. Il fondatore di Moncler, Remo Ruffini, conta 75 mila follower e genera quasi 800 reazioni per post. I suoi contenuti si dividono tra fotografie che immortalano attimi della sua vita privata, articoli sulla sua figura e iniziative di Moncler. Lo seguono Alessandro Benetton di Edizione (54 mila), il quale, nell’ultimo periodo, è riuscito a generare oltre 1200 reazioni in media, e Matteo Lunelli di Cantine Ferrari (42 mila follower e un engagement medio superiore a 1300). In nona posizione, si classifica Cristina Scocchia, Ad di Illycaffè, che conta un seguito composto da 37 mila utenti. La top manager si posiziona tra i primi cinque executive con il più alto numero di like e commenti per post, contandone in media 2200. Il risultato è dovuto anche a un ritmo di pubblicazione sostenuto e alla presenza di contenuti relativi alla sua vita privata. In chiusura, infine, c’è Nerio Alessandri di Technogym, con 36 mila seguaci e 1300 interazioni medie. Le altre posizioni della classifica dei più seguiti su Instagram sono occupate da (dati aggiornati a gennaio 2023):  Giovanni Malagò (32 mila, Coni - Sport), Urbano Cairo (25 mila, Cairo Communication - Media&Telco), Dan Friedkin (6,6 mila, AS Roma - Sport), Raffaele Carlino (6 mila, Carpisa / Napoli Femminile – Fashion&Beauty / Sport),  Guido Grassi Damiani (4,8 mila, Damiani – Fashion&Beauty), Luca Dal Fabbro (3,7 mila, Iren – Energy), Marco De Benedetti (3,4 mila, Carlyle - Finance), Federico Grom (2,9 mila, Grom – Food&Retail), Leonardo Bagnoli (2,3 mila, Sammontana – Food&Retail) e  Nicola Levoni (1,3 mila, Levoni – Food&Retail). L’osservatorio Social Top Manager monitora il comportamento degli executive sui principali social (LinkedIn, Twitter e Instagram) e ha sviluppato un modello a piramide a 10 livelli per spiegare la comunicazione social dei top manager. Tra i dati che incidono sull’inserimento nelle diverse categorie, i temi trattati, la frequenza di pubblicazione, il numero di follower e le interazioni generate con la propria attività di comunicazione. A gennaio 2023, i manager assenti dai social (Asocial) rappresentano il 25% degli oltre 150 manager presi in esame, in lieve calo rispetto a un anno fa. Aumentano, però, gli Inactive, ossia gli executive che, pur essendo formalmente presenti sui social con almeno un profilo personale, non risultano attivi da più di un anno.

È inattivo, in particolare, il 28% dei profili social (rispetto al 26% di gennaio 2022). Il 64% dei manager analizzati risulta attivo su almeno una piattaforma social e, mentre a settembre lo stile comunicativo più comune risultava essere quello del Brand Ambassador, ossia uno stile che predilige una comunicazione orientata ai successi e allo sviluppo dell’azienda per cui il manager lavora, oggi questo definisce il 22% dei top manager attivi sui social (una riduzione di 8 punti percentuali rispetto a un anno fa), superato dagli Interactive, che rappresentano invece il 30%. Una categoria, quest’ultima, costituita da manager capaci di suscitare interesse e reazioni consistenti e che ha subìto una grande espansione nell’ultimo anno (+19 punti). Al di sopra dei Brand Ambassador, nella classificazione elaborata da Reputation Manager, ci sono i Market Ambassador, ossia executive la cui influenza valica i confini aziendali, in quanto rilevanti anche all’interno del loro mercato di appartenenza. Oggi, questa categoria rappresenta l’11% dei manager attivi sui social. Il 3% degli executive attivi in Italia rientra nella categoria dei Country ambassador, rappresentando l’Italia nel mondo in diversi contesti internazionali, mentre il ‘titolo’ di World leader (1%) può essere attribuito esclusivamente a soggetti che rappresentano un punto di riferimento per la società nel suo complesso. Gli Editor (11%) sono la prima categoria nell’ordine evolutivo espresso nella piramide che include utenti attivi nella pubblicazione di contenuti originali. Al di sotto di questo step, dunque, si posizionano quei manager che, seppur attivi, si limitano a reagire ai contenuti altrui. In particolare, i Reactive (13%) sono coloro che mettono like e commentano i post pubblicati da altri utenti, mentre gli Sharer (9%) aggiungono a questa attività quella di condivisione. Le due categorie rappresentano oggi il 22% del totale, rispetto al 32% registrato a gennaio 2022. Reputation Manager è la società di riferimento in Italia per l’analisi, la gestione e la costruzione della reputazione online di aziende, brand, istituzioni e figure di rilievo pubblico. Composta oggi da più di 60 persone, è nata nel 2004 da un gruppo di professionisti provenienti da grandi realtà internazionali di consulenza e industria, che hanno intuito prima di altri come la questione reputazionale sarebbe diventata cruciale negli anni a venire. Reputation Manager è la società che ha definito e declinato i fondamenti dell’Ingegneria Reputazionale.

Reputation Manager, che dal 2021 è diventata una Società Benefit, sviluppa in modo proprietario tecnologie e metodologie innovative per l’analisi e la gestione multicanale dei contenuti online, finalizzata al monitoraggio e alla gestione della reputazione e della presenza in rete. Molte delle innovazioni apportate sono una novità per il panorama nazionale. Reputation Manager ha gestito oltre 1.600 casi, segnalazioni e richieste di intervento per la difesa e la protezione dell’identità digitale e ha portato avanti oltre 600 progetti di analisi e gestione della Web Reputation per conto di aziende, istituzioni e organizzazioni nazionali e internazionali. Ha primaria esperienza nel ristabilire la correttezza delle informazioni rimuovendo annualmente oltre 10.000 contenuti lesivi dell’identità digitale dei propri clienti. Reputation Manager ha da molti anni collaborazioni editoriali costanti con le principali testate nazionali. Grazie alla sua capacità analitica e di consulenza fornisce analisi di scenario, ricerche, interpretazione di fenomeni. Come Istituto di ricerca ha istituito il primo Master italiano in “Reputation Management” e partecipa a diversi programmi di formazione all’interno di università, istituzioni, aziende. In particolare, dal 2016 in collaborazione prima con il Co.Re.Com Lombardia e poi con il Co.Re.Com Veneto, Reputation Manager è attiva nelle scuole medie e superiori della Lombardia, per informare studenti e insegnanti e promuovere l’utilizzo consapevole della Rete, in contrasto al fenomeno sempre più diffuso del cyberbullismo.

Tags: economia
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