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Rubio chiude i visti per camionisti esteri, scoppia il caso Usa

- di: Vittorio Massi
 
Rubio chiude i visti per camionisti esteri, scoppia il caso Usa
Rubio blocca i visti ai camionisti esteri: sicurezza o politica?
Il segretario di Stato annuncia lo stop immediato dopo il dramma in Florida. Tra sicurezza e politica migratoria, la mossa divide e accende polemiche.

(Foto: il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio).

È arrivata senza preavviso, come un colpo di clacson in piena notte: gli Stati Uniti hanno sospeso il rilascio dei visti di lavoro per gli autotrasportatori stranieri. Lo ha comunicato il segretario di Stato Marco Rubio in un post su X, spiegando che la misura è effettiva da subito. “Con effetto immediato, sospenderemo il rilascio di visti di lavoro per gli autotrasportatori commerciali.” — ha scritto Marco Rubio su X il 21 agosto 2025.

Il detonatore: l’incidente in Florida

La scelta nasce da un episodio che ha scosso l’opinione pubblica. Lo scorso 12 agosto in Florida, un camion guidato da Harjinder Singh, autista di origine indiana entrato illegalmente negli Stati Uniti nel 2018, ha effettuato una manovra vietata causando un incidente mortale con tre vittime. Singh aveva ottenuto licenze per veicoli pesanti in Washington nel 2023 e in California nel 2024, pur mostrando serie difficoltà con la lingua inglese e con la lettura dei segnali stradali.

Le verifiche successive hanno rivelato falle clamorose: Singh rispose correttamente a solo due domande su dodici in un test di comprensione e riconobbe appena un segnale su quattro sottoposti dalla motorizzazione. Nonostante ciò, riuscì comunque a ottenere la licenza commerciale.

La linea dura di Rubio

Rubio ha motivato la scelta con due argomenti: sicurezza stradale e tutela del lavoro degli autotrasportatori americani. “L’aumento di camionisti stranieri mette a rischio vite e toglie opportunità ai nostri lavoratori.” — ha aggiunto Rubio su X.

Il segretario dei Trasporti Sean Duffy ha rincarato la dose, puntando il dito contro le autorità statali: “Se Washington e la California avessero applicato le regole, oggi tre cittadini americani sarebbero vivi.” — ha dichiarato il segretario dei Trasporti Sean Duffy.

Un giro di vite che va oltre i camion

Il provvedimento sui visti per camionisti si inserisce in un quadro molto più ampio. L’amministrazione Trump ha infatti avviato un riesame dei 55 milioni di visti attualmente validi negli Usa, con controlli continui su eventuali abusi, crimini o legami con reti terroristiche.

L’idea è quella di trasformare il visto in uno status “condizionato”, revocabile in qualsiasi momento. Una strategia che il Dipartimento di Stato descrive come “screening costante”.

Conseguenze economiche e sociali

L’impatto per l’economia americana rischia di essere pesante. L’industria dei trasporti su gomma, già da anni alle prese con una cronica carenza di autisti, potrebbe vedere crescere i costi e rallentare le catene logistiche. La sospensione non ha una scadenza precisa ma, almeno fino al 30 settembre, resterà in vigore nella cornice del bilancio federale.

Per ora, nessun nuovo autotrasportatore straniero potrà ottenere un visto di lavoro. I casi in corso di rinnovo sono sospesi o sotto revisione, con un’incertezza che pesa anche sulle aziende americane che si affidavano a conducenti provenienti da Messico, Canada e Asia.

Oltre la sicurezza, la politica

La misura, però, non riguarda solo la sicurezza. È anche un segnale politico forte in una stagione elettorale segnata dalla retorica sull’immigrazione. L’immagine del camionista straniero trasformato in minaccia diventa lo strumento di una narrativa che fonde allarme sociale, protezionismo economico e nazionalismo politico.

Come ha scritto il New York Post, il caso Singh è diventato immediatamente un simbolo: “Una tragedia privata è stata assorbita e rilanciata come esempio di un sistema che non funziona.” — si legge in un editoriale.

Una notizia di cronaca nera trasformata in decisione di Stato

Rubio ha impresso la svolta con il linguaggio diretto dei social, trasformando una notizia di cronaca nera in decisione di Stato. Ma il rischio è che lo stop ai visti produca conseguenze che vanno oltre la sicurezza stradale: tensioni con Paesi partner, carenze nel trasporto merci, costi più alti per consumatori e imprese.

Un incidente in Florida è bastato a ridisegnare la politica migratoria americana. E la linea di confine fra sicurezza reale e propaganda politica, adesso, appare più sottile che mai. 

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