Gli americani bocciano Trump, economia e inflazione al centro

Gli americani puniscono Trump: sondaggi aggiornati

L’ultimo rilevamento conferma il trend: l’opinione pubblica respinge la presidenza Trump. Solo circa il 43% degli intervistati approva il suo operato, mentre il 57% esprime disapprovazione. Numeri stabili, ma che raccontano di una presidenza sotto pressione, incapace di guadagnare consenso oltre la sua base tradizionale.

Economia e inflazione: il vero tallone d’achille

Il cuore della bocciatura sta nell’economia quotidiana. Con il costo della vita che continua a crescere, il malcontento colpisce duro: larga parte degli americani giudica fallimentare la gestione di inflazione e prezzi. È il punto in cui la distanza tra retorica e realtà si misura meglio: al supermercato, sul mutuo, nelle bollette.

Vaccini: un consenso popolare che contrasta con Kennedy

Qui emerge la contraddizione più lampante. Da un lato i sondaggi mostrano che il sostegno ai vaccini resta elevato e bipartisan: la popolazione americana, dopo la pandemia, continua a considerarli uno strumento essenziale di salute pubblica. Dall’altro lato, la scelta di Trump di nominare Robert F. Kennedy Jr. come Segretario di Stato alla Salute introduce un paradosso politico. Kennedy è infatti noto per le sue posizioni anti-vax e per anni ha guidato battaglie contro l’immunizzazione tradizionale.

Il risultato è una distanza tra il sentire comune degli elettori e la linea ideologica del governo. In pratica: mentre i cittadini continuano a chiedere vaccini e sicurezza sanitaria, la massima autorità della sanità federale porta avanti un approccio di diffidenza. È un terreno destinato ad aprire nuove crepe nell’amministrazione, perché gli americani non sembrano disposti a seguire la deriva scettica imposta dall’alto.

Un consenso che non cresce

Il dato politico di fondo è la stagnazione. Trump resta bloccato in un intervallo ristretto: approvazione al 43-45%, disapprovazione oltre il 50%. Non è un consenso in crollo, ma è un consenso che non si allarga. E senza un cambio di rotta sui temi economici e sul costo della vita, la spirale di sfiducia rischia di consolidarsi.

Un governo tra propaganda e realtà

L’economia e il carovita sono la frattura più profonda, ma il capitolo vaccini svela una contraddizione ancora più pericolosa. Il popolo sostiene la scienza, mentre il governo cavalca figure simboliche che predicano il contrario. È il segno di una presidenza che divide e polarizza anziché unire. E in un Paese che continua a soffrire l’aumento dei prezzi, questa distanza rischia di alimentare la percezione di un’amministrazione inaffidabile, più interessata a slogan che a risultati.

Il polso di un’America inquieta

L’America fotografa il proprio disagio con numeri impietosi: economia bocciata, inflazione senza soluzione, vaccini sostenuti dal basso ma traditi al vertice. È lo specchio di un Paese che chiede stabilità, sicurezza e fiducia, e che invece riceve in cambio contraddizioni e incertezze. In questa forbice si gioca il futuro politico di Trump: riuscirà a colmare lo scarto tra le promesse e la realtà?