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Osservatorio Ristorazione: -17.168 imprese nel 2022, 88 mld per la spesa fuori casa

- di: Barbara Leone
 
Osservatorio Ristorazione: -17.168 imprese nel 2022, 88 mld per la spesa fuori casa
L'Osservatorio Ristorazione, spin-off dell'agenzia RistoratoreTop, col suo Rapporto 2023, scatta una foto del settore ristorazione, elaborando dati provenienti da diverse fonti, tra le quali gli Istituti di ricerca Istat e Censis, le associazioni di categoria Fipe e Federalberghi, le banche dati di Infocamere e Plateform, web app per la ristorazione installata su oltre 1300 attività in Italia.

Osservatorio Ristorazione: -17.168 imprese nel 2022, 88 mld per la spesa fuori casa

Dai dati raccolti, si desume che il 2022 per il settore ristorativo è stato un anno di record negativi ma, contestualmente, anche di segnali incoraggianti: se da un lato sono stati registrati il saldo negativo più alto di sempre tra le attività iscritte alle Camere di Commercio e quelle cessate, pari a -17.168, e la storica diminuzione dell'1,40% delle imprese attive, che passano dalle 340.610 del 2021 a 335.817 invertendo un trend di crescita pluridecennale, dall'altro si stima una spesa alimentare fuori casa attorno agli 88 miliardi di euro, ovvero +3% sul 2019, anno del precedente record positivo con 86 miliardi di spesa.

"Il 2022 può essere visto con grande ottimismo - afferma Lorenzo Ferrari, presidente dell'Osservatorio Ristorazione - dato che a fronte dei record negativi sulle chiusure sono stati raccolti segnali più che incoraggianti per chi ha resistito negli ultimi anni. È stata proprio la capacità di adattarsi ai cambiamenti messi in campo da fattori su cui non si ha controllo a determinare la sopravvivenza e la prosperità delle realtà ristorative attive, in una sorta di 'darwinismo ristorativo' che si è affacciato in Italia nello scorso anno e che promette di proseguire la sua strada nel corso del 2023".

Lo scorso anno, tuttavia, il 71% dei ristoratori ha dovuto compiere azioni impreviste per far fronte all'aumento delle spese di energia e materie prime, puntando, nell'82% dei casi, all'aumento dei prezzi finali al cliente. In linea con l'anno precedente, il 76% ha perso figure professionali in cucina o in sala e, ad inizio 2023, un ristoratore su due ha ancora problemi di personale.
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