• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Orlen accelera sull’offshore norvegese: nuove riserve e più estrazione nel Mare del Nord

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Orlen accelera sull’offshore norvegese: nuove riserve e più estrazione nel Mare del Nord

Il gruppo polacco Orlen intensifica la ricerca di nuovi giacimenti di idrocarburi sulla piattaforma continentale norvegese, rafforzando la sua presenza in un’area che è tornata al centro dell’interesse globale per la sicurezza energetica europea. L’annuncio, riportato dalla testata economica polacca Dziennik Gazeta Prawna, conferma la strategia di crescita del gruppo controllato dallo Stato, che negli ultimi anni ha moltiplicato le attività esplorative e produttive nel Mare di Norvegia e nel Mare del Nord.

Orlen accelera sull’offshore norvegese: nuove riserve e più estrazione nel Mare del Nord

Alla fine di agosto Orlen ha comunicato due passaggi cruciali. Da un lato, attraverso la controllata Orlen Upstream Norway, insieme ai partner internazionali, ha completato una nuova fase di sviluppo del giacimento Ormen Lange, uno dei più importanti hub di gas naturale in Norvegia. Grazie all’avvio di compressori sottomarini che migliorano la pressione nei pozzi, il gruppo stima di poter estrarre ulteriori 0,5 miliardi di metri cubi di gas da questo giacimento, rafforzando così il proprio portafoglio di approvvigionamento.

Quasi in contemporanea, i geologi e gli ingegneri di Orlen, insieme ai partner industriali, hanno finalizzato le stime sulla scoperta di un nuovo giacimento nell’area di Yggdrasil, nel Mare del Nord, all’interno del progetto Omega Alfa. Secondo le valutazioni preliminari, le riserve recuperabili di questa scoperta ammontano a circa 134 milioni di barili equivalenti di petrolio, un volume che conferma la centralità della regione per l’industria energetica europea.

Un contesto competitivo e geopolitico
L’intensificazione dell’attività di Orlen rispecchia una tendenza globale che vede le grandi major del settore tornare a investire in esplorazione e sviluppo di giacimenti, dopo anni di prudenza legata alla volatilità dei prezzi e alla spinta verso la transizione energetica. L’aumento della domanda di gas in Europa, accelerato anche dal ridimensionamento delle forniture russe, ha riportato in primo piano la necessità di assicurare produzioni stabili da bacini sicuri e politicamente affidabili come quelli norvegesi.

La Norvegia è divenuta in pochi anni il principale fornitore di gas dell’Unione europea e sta rafforzando il proprio ruolo grazie a un mix di investimenti in nuove infrastrutture, come gasdotti e terminali di liquefazione, e a politiche che mantengono elevata la produzione domestica. Per Varsavia, l’espansione di Orlen in queste aree significa consolidare una strategia di diversificazione delle fonti energetiche e ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas dalla Russia.

Tecnologie sottomarine e riduzione dei costi

La messa in funzione di compressori sul fondo marino nel giacimento di Ormen Lange è considerata un passaggio tecnologico rilevante: consente di prolungare la vita produttiva dei pozzi e di mantenere elevati i flussi di gas con minori costi operativi. L’esperienza acquisita da Orlen e dai suoi partner in questo campo potrebbe essere applicata anche in altri progetti, accelerando i tempi di estrazione e migliorando i ritorni economici degli investimenti offshore.

Una strategia di lungo periodo
L’attività di Orlen nel Mare di Norvegia e nel Mare del Nord conferma l’impegno a lungo termine del gruppo per assicurare risorse energetiche all’economia polacca e, più in generale, al mercato europeo. La società, che nel corso degli anni ha diversificato le proprie operazioni dal downstream petrolifero alla raffinazione e al trading, sta puntando a rafforzare la filiera upstream, con l’obiettivo di aumentare la quota di produzione propria di gas e petrolio rispetto al totale dei consumi.

In un contesto di transizione energetica in cui le politiche europee continuano a sostenere lo sviluppo delle rinnovabili, l’approvvigionamento di gas naturale e petrolio rimane un pilastro indispensabile per la sicurezza degli approvvigionamenti. Per Orlen, l’espansione nell’offshore norvegese rappresenta non solo una leva industriale ma anche un tassello della politica energetica nazionale, che mira a garantire stabilità di forniture e maggiore indipendenza rispetto alle rotte tradizionali.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 9 record
Pagina
1
04/12/2025
Ets2, il nuovo costo della transizione energetica: per le famiglie rincari fino a 230 euro l’anno
Lo studio Legambiente–Kyoto Club analizza gli effetti economici del sistema europeo sul pr...
04/12/2025
Edison accelera sulle rinnovabili: nel 2026 al via oltre 500 MW di nuovi cantieri
Spinta anche dagli 800 milioni della BEI e da un piano di accumulo idroelettrico nel Sud I...
04/12/2025
Plenitude rileverà Acea Energia: intesa fino a 587 milioni
La società del gruppo Eni supererà gli 11 milioni di clienti in Europa
02/12/2025
ENI avvia in anticipo la Fase 2 del progetto Congo LNG
L’arrivo dell’unità galleggiante di liquefazione Nguya FLNG segna un punto di svolta nella...
01/12/2025
Caro energia 2025: l’analisi di Facile.it svela perché paghiamo di più
L’aumento dei costi energetici pesa ancora sui bilanci familiari.
Trovati 9 record
Pagina
1
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720