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A fine ottobre torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora nella notte tra il 25 e il 26

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
A fine ottobre torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora nella notte tra il 25 e il 26

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025 l’Italia passa all’ora solare. Alle 3:00 le lancette andranno riportate alle 2:00, recuperando simbolicamente un’ora di sonno e aprendo la stagione in cui l’alba arriva prima e il tramonto anticipa. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo 2026, quando tornerà l’ora legale. È il consueto doppio passaggio che scandisce l’anno civile e che, nonostante il dibattito europeo degli ultimi anni, resta al momento la cornice temporale adottata dal nostro Paese.

A fine ottobre torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora nella notte tra il 25 e il 26

L’effetto più immediato è percettivo: mattine più luminose già dalle prime ore, con benefici per chi si mette in viaggio all’alba, per le scuole e per molte attività produttive che iniziano presto. Al rovescio, la luce naturale in fascia pomeridiana si accorcia e il rientro dal lavoro o dallo studio avverrà spesso al crepuscolo. Questa rimodulazione della luce influenza abitudini, tempi di spostamento, organizzazione familiare e commerciale, dagli orari dei negozi alla programmazione di palestre, corsi e servizi.

Dispositivi e orologi: chi si aggiorna da solo e chi no

La maggior parte dei dispositivi digitali — smartphone, smartwatch, computer, tablet, console — aggiorna l’orario in automatico, sincronizzandosi con i server di rete. Restano da verificare radiosveglie, elettrodomestici con orologio integrato, cruscotti di veicoli e i classici orologi da parete. Un controllo la domenica mattina evita disallineamenti, soprattutto per chi ha appuntamenti, viaggi o turni.

Trasporti, turni e appuntamenti

Il cambio d’ora è assorbito da ferrovie, compagnie aeree e trasporto pubblico locale che programmano per tempo la rimodulazione degli orari. Nelle notti di transizione alcuni servizi possono prevedere tratte duplicate o pause tecniche per allineare orari e coincidenze. Per i lavoratori notturni l’ora “che si ripete” può tradursi in un’ora aggiuntiva di servizio o di retribuzione secondo i contratti. È prudente ricontrollare prenotazioni, ticket e promemoria fissati a cavallo del cambio.

Energia e consumi: quali effetti pratici

Con l’accorciarsi delle giornate, l’illuminazione domestica e commerciale si accenderà prima. In casa conviene sfruttare al massimo la luce diurna riorganizzando, quando possibile, attività che richiedono buona visibilità, e adottare soluzioni semplici: lampadine ad alta efficienza, timer regolati correttamente, tende che favoriscano l’ingresso della luce. Uffici e negozi possono valutare lievi aggiustamenti degli orari di apertura o del riscaldamento nelle fasce meno frequentate, così da contenere i consumi senza intaccare i servizi.

Sonno, abitudini e benessere
Il passaggio all’ora solare è generalmente più agevole di quello primaverile, perché si guadagna un’ora di riposo. L’organismo, tuttavia, registra sempre una piccola variazione: qualche giorno di adattamento è normale, soprattutto per bambini, anziani e turnisti. Aiuta esporsi alla luce naturale del mattino, mantenere orari regolari di pasti e sonno, evitare stimolanti serali e ritmare gradualmente la routine già dal venerdì. L’attività fisica, anche moderata, favorisce un allineamento più rapido del ritmo circadiano.

Sicurezza su strada e città al buio
Con il crepuscolo che arriva prima, pedoni e ciclisti sono più esposti nelle ore di rientro. Le prime settimane richiedono attenzione extra per attraversamenti e piste ciclabili. Luci e catadiottri ben funzionanti, capi rifrangenti, fanali delle auto regolati e puliti contribuiscono a ridurre il rischio. Anche l’illuminazione pubblica adeguata e gli impianti semaforici ben sincronizzati fanno la differenza nelle fasce di punta del tardo pomeriggio.

Scuola, sport e tempo libero
L’ora solare incide sull’organizzazione pomeridiana di scuole, doposcuola e attività sportive. Molte società anticipano allenamenti outdoor o li spostano in strutture illuminate; famiglie e studenti ridistribuiscono compiti e attività ricreative per sfruttare la luce naturale residua. Nei weekend cresce l’interesse per iniziative mattutine, escursioni e visite, mentre gli eventi serali si svolgono più spesso in spazi interni.

Imprese e servizi: micro–aggiustamenti utili
Per aziende e uffici la transizione è l’occasione per un check operativo: verifica dei sistemi di time–tracking e badge, aggiornamento dei software di calendario, conferma delle finestre di consegna con logistica e corrieri. Nei servizi alla persona — salute, assistenza, sportelli — un’informazione chiara sugli orari riduce code e disguidi nella prima settimana post–cambio.

Il contesto europeo
Il tema dell’abolizione del doppio cambio d’ora ha generato confronti a livello UE, ma allo stato attuale non sono previste modifiche: gli Stati membri, Italia inclusa, mantengono l’alternanza tra ora legale e ora solare. Eventuali innovazioni richiederebbero decisioni coordinate, data la necessità di preservare la coerenza tra Paesi confinanti e reti transfrontaliere di trasporto, energia e comunicazioni.

Una piccola manutenzione del tempo
La notte tra il 25 e il 26 ottobre segna l’ingresso nell’inverno meteorologico della quotidianità: più luce al mattino, meno al pomeriggio. Bastano poche attenzioni — dispositivi sincronizzati, orari verificati, guida prudente al rientro — per attraversare senza scossoni una transizione che accompagna, da decenni, il nostro calendario. È una piccola manutenzione del tempo che invita a riorganizzare abitudini e priorità seguendo il ritmo della luce.

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