Multinazionali: con accordo tra i 27 Ue all'avanguardia su imposta minima 15%

- di: RCor
 
Gli Stati membri Ue hanno raggiunto un accordo per attuare a livello dell'Unione la componente di tassazione minima, nota come 'pilastro 2', della riforma della tassazione internazionale dell'Ocse. Gli ambasciatori degli hanno concordato di avviare una procedura scritta per l'adozione formale. Gli utili dei grandi gruppi o societa' multinazionali e nazionali con un fatturato annuo combinato di almeno 750 milioni di euro saranno tassati con un'aliquota minima del 15%. Le nuove norme ridurranno il rischio di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili e garantiranno che i maggiori gruppi multinazionali paghino l'aliquota minima globale concordata dell'imposta sulle societa'. La direttiva deve essere recepita nel diritto nazionale degli Stati membri entro la fine del 2023. Cio' consentira' comunque alla Ue di essere all'avanguardia nell'applicazione dell'accordo globale G20/Ocse sul 'secondo pilastro'. Il via libera europeo e' stato reso possibile dall'intesa piu' generale con l'Ungheria su altri dossier, a cominciare dal semaforo verde al Pnrr e dal blocco dei fondi Ue per mancanza di rispetto dello stato di diritto che e' stato limitato al 55% anziche' al 65%. L'Ungheria aveva, infatti, bloccato con il veto la decisione sull'imposta alle multinazionali.
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