Scatta l’allerta gialla della Protezione civile: giovedì 17 luglio attesi rovesci violenti, raffiche di vento e rischio idrogeologico in diverse regioni italiane.
Un’ondata di maltempo pronta a investire il Centro e il Sud dell’Italia. A partire dalla mattina di domani giovedì 17 luglio, una perturbazione in discesa dal Nord Europa, alimentata da un nucleo freddo lungo i Balcani, innescherà una fase instabile con piogge abbondanti, temporali di forte intensità, grandinate e venti impetuosi. La Protezione civile ha già emesso un’allerta meteo gialla per rischio idrogeologico in diverse regioni.
Le aree più colpite
Le zone a maggior rischio sono il Lazio (soprattutto i settori meridionali e orientali), l’Abruzzo, il Molise e la Campania. In queste aree si attendono precipitazioni sparse a carattere temporalesco, con possibili rovesci violenti, attività elettrica frequente, raffiche di vento molto forti e locali grandinate. Situazione critica anche in alcuni settori di Umbria, Puglia e Basilicata.
Non solo pioggia: i rischi aumentano
I temporali previsti potranno provocare frane, allagamenti, esondazioni locali e smottamenti, soprattutto in aree collinari e montane. Le raffiche di vento rappresentano un pericolo per la sicurezza stradale, le coltivazioni e le infrastrutture. Le grandinate potrebbero causare danni significativi a tetti, veicoli e raccolti.
Campania sorvegliata speciale
La regione più esposta è la Campania. Il bollettino regionale prevede un livello di allerta arancione in vari settori: “Alto Sele, Piana del Sele, Tanagro, Alto e Basso Cilento”. Sono attese precipitazioni particolarmente intense, venti settentrionali molto forti e aumento del moto ondoso. Il presidente Vincenzo De Luca ha dichiarato: “Invito i sindaci a verificare la tenuta delle strutture pubbliche, predisporre i piani di protezione civile comunali e monitorare scuole, ospedali e ponti”.
Anche il Nord non è al sicuro
Il centro meteorologico europeo ESTOFEX ha emesso per mercoledì 16 luglio un livello 1 di allerta convettiva per il Nord-Est, in particolare per le Prealpi e il Friuli Venezia Giulia. Non si escludono grandinate di medie o grandi dimensioni e colpi di vento improvvisi. Un segnale chiaro che l’instabilità riguarda gran parte della Penisola.
Cosa fare: le indicazioni della Protezione civile
La Protezione civile raccomanda di evitare spostamenti non necessari durante i temporali, di non sostare nei pressi di alberi, corsi d’acqua o sottopassi soggetti ad allagamento, e di mettere al riparo veicoli e oggetti esposti. Fondamentale restare aggiornati tramite i canali ufficiali come i siti e le pagine social delle autorità competenti.
Una tregua solo apparente
Prima dell’arrivo della perturbazione, una ondata di caldo africano continuerà a far salire le temperature, con punte oltre i 34 gradi in molte città. Tuttavia, già dalla serata del 16 luglio il fronte freddo comincerà a spingere via la calura, lasciando spazio a instabilità marcata soprattutto al Centro e al Sud. Un cambiamento brusco che potrebbe cogliere impreparati turisti e residenti.
Un’estate irrequieta
L’estate 2025 conferma la tendenza alla tropicalizzazione del clima mediterraneo, con passaggi repentini dal caldo secco a fenomeni estremi. Gli esperti avvertono che l’Italia è tra le aree più vulnerabili in Europa, con un aumento del 20% delle precipitazioni estreme negli ultimi 15 anni. “È necessario che i territori si attrezzino non solo per affrontare le emergenze, ma per prevenirle”, ha dichiarato Paolo Micheletti, climatologo del CNR.