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Manovra, il Governo cerca la quadratura: più gravi per famiglie e taglio Irpef al centro

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Manovra, il Governo cerca la quadratura: più gravi per famiglie e taglio Irpef al centro

È iniziata la settimana decisiva per la manovra 2026. Mercoledì 8 ottobre, nel primo pomeriggio, i leader della maggioranza si riuniranno a Palazzo Chigi per cercareCr un’intesa sulle misure da inserire nella legge di bilancio che approderà in Consiglio dei ministri il 13 ottobre.

Manovra, il Governo cerca la quadratura: più gravi per famiglie e taglio Irpef al centro

Si profila una manovra “leggera”, con un impianto di circa 16 miliardi di euro, concentrata su pochi capitoli chiave: il taglio dell’Irpef per il ceto medio, un rafforzamento delle politiche per la natalità, l’avvio di un percorso di aumento graduale delle spese per la difesa e la sterilizzazione dell’aumento automatico dell’età pensionabile, previsto di tre mesi a partire dal 2027.

L’asse per le famiglie
Nel vertice di maggioranza prenderà corpo un pacchetto di interventi a sostegno dei nuclei con figli. L’orientamento è di superare il modello degli ultimi anni, concentrato sulle famiglie numerose, per estendere le agevolazioni anche ai nuclei con almeno due figli.
L’ipotesi è di introdurre un sistema di quoziente familiare che possa alleggerire il peso fiscale. Il valore complessivo del pacchetto è stimato intorno al miliardo di euro.

Resta sul tavolo anche la conferma del congedo parentale facoltativo retribuito all’80% per tre mesi dopo la fine di quello obbligatorio, misura che aveva incontrato il favore di ampie fasce di lavoratori.

Taglio dell’Irpef e nodo risorse
Il cuore della manovra resta il taglio dell’Irpef. Il progetto del Mef prevede di abbassare l’aliquota dal 35% al 33% per i redditi fino a 50 mila euro, con un beneficio medio stimato in circa 440 euro l’anno per lavoratore e un costo complessivo per lo Stato di circa 4 miliardi di euro.

Forza Italia spinge per alzare la soglia fino a 60 mila euro, ma ciò richiederebbe ulteriori 3 miliardi che al momento non si riescono a coprire. La Ragioneria e il Mef stanno completando le simulazioni sulle coperture e Giorgetti continua a predicare prudenza.

Pace fiscale e il fronte della Lega
Sul fronte della riscossione la Lega insiste per inserire in manovra una nuova pace fiscale. L’ipotesi è una versione “light”: pagamento in 96 rate distribuite su un arco massimo di otto anni.

Servirebbe almeno un miliardo di euro per coprire la misura. Ma i tecnici del Mef segnalano il rischio di un effetto perverso: la ripetizione frequente di questi strumenti può spingere i contribuenti a rinviare i pagamenti in attesa di successive sanatorie.

Pensioni e contributo delle banche
Il governo vuole anche intervenire sulla questione dell’età pensionabile, per contrastare l’automatismo che dal 2027 la innalzerebbe di tre mesi. Tra le ipotesi, uno stop limitato a chi ha già compiuto 64 anni, con un costo stimato in 1,5 miliardi di euro.

Nel pacchetto di coperture potrebbe rientrare anche un contributo straordinario delle banche, misura che la Lega considera utile a reperire risorse per le priorità sociali, mentre Forza Italia frena per timore di effetti negativi sul sistema del credito.

La linea di Giorgetti
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti mantiene una linea di rigore e prudenza. Ha chiesto ai ministeri di ridurre le spese di almeno 10 miliardi per liberare risorse da destinare alle misure prioritarie.

Secondo le stime Istat, l’impatto complessivo della manovra sarebbe espansivo sul Pil per circa un decimo di punto percentuale nel 2026 e nel 2027, un segnale che il governo considera incoraggiante ma non sufficiente a rilassare la guardia sui conti.

Il negoziato politico
Oltre alla partita economica, il vertice di maggioranza servirà anche a trovare una sintesi politica, con un occhio alle prossime regionali in Campania, Toscana Ogni partito è intenzionato a portare a casa un risultato simbolico da rivendicare davanti al proprio elettorato.

L’esecutivo si trova così stretto tra la necessità di dare risposte su fisco, pensioni e sostegno alle famiglie e la consapevolezza che le risorse disponibili non permettono manovre espansive.

La sfida sarà tenere insieme rigore di bilancio e sostegno alla crescita, evitando promesse insostenibili e individuando interventi mirati che abbiano un impatto tangibile su ceto medio e famiglie, in un contesto di vincoli europei e di elevato debito pubblico.

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