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Manovra da 18 miliardi: 4,5 miliardi da banche e assicurazioni, 2 per adeguare i salari

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Manovra da 18 miliardi: 4,5 miliardi da banche e assicurazioni, 2 per adeguare i salari

Prende forma la legge di bilancio 2026, che conterrà interventi per circa 18 miliardi di euro, due in più rispetto alle previsioni iniziali. Una manovra espansiva ma calibrata, finanziata in parte da un contributo straordinario da 4,5 miliardi proveniente da banche e assicurazioni, e costruita su un equilibrio tra sostegno al reddito, incentivi produttivi e rigore contabile.

Manovra da 18 miliardi: 4,5 miliardi da banche e assicurazioni, 2 per adeguare i salari

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato i punti principali nel corso del Consiglio dei ministri, delineando un impianto centrato su famiglie, lavoro, imprese e sanità, con un occhio alla stabilità dei conti e alla continuità con le misure del 2024.

Salari e Irpef, misure per il potere d’acquisto

Il governo punta su un pacchetto da 2 miliardi nel 2026 per adeguare i salari al costo della vita, una misura che si inserisce nel quadro del confronto con le parti sociali sul rinnovo dei contratti e sulla difesa del potere d’acquisto.
Prevista anche la riduzione della seconda aliquota Irpef, che prosegue il percorso di semplificazione e alleggerimento fiscale già avviato con la riforma del 2024.

“In un contesto di incertezza, il governo intende proseguire nel sostegno al potere d’acquisto di famiglie e imprese e nel garantire la sostenibilità della finanza pubblica”, ha spiegato Giorgetti, sottolineando la necessità di mantenere “un equilibrio tra crescita e prudenza di bilancio”.

Imprese: superammortamento e proroga bonus edilizi

Sul fronte produttivo, torna il superammortamento per favorire gli investimenti delle imprese, in particolare quelli legati alla digitalizzazione e alla transizione verde.
Confermata anche la proroga dei bonus edilizi, che resteranno in vigore nel 2026 in una versione più selettiva, con criteri legati all’efficienza energetica e alla messa in sicurezza degli edifici.

La revisione dell’Isee — che escluderà la prima casa dal calcolo — servirà a rendere più equo l’accesso ai benefici sociali e a evitare distorsioni nel sistema di sostegno alle famiglie.

Pace fiscale e stop a plastic e sugar tax
Un capitolo delicato della manovra riguarda la pace fiscale, che si estenderà fino ai redditi del 2023, ma escluderà i contribuenti che non hanno mai presentato dichiarazioni.
L’obiettivo è alleggerire la pressione sui contribuenti in difficoltà, senza però rinunciare al principio di equità fiscale.

Resta inoltre congelata per tutto il 2026 l’entrata in vigore di plastic e sugar tax, in attesa di una revisione complessiva delle misure ambientali legate ai consumi.

Sanità e famiglie tra le priorità
Parte delle risorse sarà destinata alla sanità pubblica, con un focus sull’abbattimento delle liste d’attesa e sul rafforzamento del personale medico.
Per le famiglie, la manovra prevede misure di sostegno mirate alla natalità e all’infanzia, da integrare con il rifinanziamento del fondo per gli asili nido e il potenziamento dell’assegno unico universale.

I conti pubblici sotto controllo
Il pacchetto complessivo di misure da 18 miliardi verrà coperto in gran parte da entrate straordinarie e maggiori dividendi, oltre che dal contributo del settore finanziario. L’obiettivo dichiarato resta quello di mantenere il deficit sotto il 4% del PIL nel 2026, in linea con le nuove regole europee di bilancio.

La manovra, ha spiegato Giorgetti, “nasce per dare continuità a un percorso di crescita prudente ma inclusiva, capace di sostenere l’economia reale e, al tempo stesso, di non compromettere la stabilità dei conti”.

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