L’Italia si prepara a una nuova ondata di maltempo intenso. La Protezione Civile ha diramato un’allerta arancione per domani in cinque regioni, segnalando il rischio di temporali violenti, nubifragi localizzati e criticità idrogeologiche. Si tratta della seconda perturbazione in poche settimane a colpire il Paese, e gli esperti avvertono che le prossime 48 ore saranno le più delicate.
Maltempo, allerta arancione in cinque regioni: attesi nubifragi su Elba e Giglio
Particolare attenzione è rivolta alla Toscana, dove sono previsti i fenomeni più intensi. Le isole dell’Elba e del Giglio potrebbero essere investite da nubifragi, con piogge concentrate in poche ore e mare molto agitato. Le autorità locali hanno già predisposto piani di emergenza e raccomandano la massima prudenza nei collegamenti marittimi. In alcune zone si teme per l’interruzione delle linee di trasporto e per possibili allagamenti nelle aree costiere.
Le altre regioni a rischio
Oltre alla Toscana, l’allerta riguarda anche Liguria, Emilia-Romagna, Lazio e parte del Piemonte. In Liguria i bacini idrografici sono monitorati con attenzione, mentre in Emilia-Romagna le autorità temono esondazioni nei corsi d’acqua secondari. Nel Lazio la pioggia intensa potrebbe mettere sotto pressione il reticolo urbano, soprattutto nella Capitale, già provata da allagamenti nei giorni scorsi.
I rischi per le aree urbane
Le precipitazioni torrenziali attese potrebbero causare allagamenti nei sottopassi e nelle zone a rischio idraulico. La Protezione Civile ha invitato i cittadini a evitare spostamenti non necessari, a prestare attenzione nelle aree collinari e a non sostare in prossimità di corsi d’acqua. Le amministrazioni locali stanno predisponendo squadre di pronto intervento, mentre la viabilità secondaria rischia di subire interruzioni.
L’impatto sul territorio
Il maltempo arriva in un periodo già segnato da fenomeni estremi. I terreni, resi fragili dalle piogge dei giorni scorsi, aumentano il rischio di frane e smottamenti. Sulle zone montane e appenniniche gli esperti segnalano possibili criticità legate all’accumulo di precipitazioni. Nelle città, invece, l’attenzione è puntata sulla tenuta delle reti fognarie, spesso incapaci di reggere grandi quantità d’acqua in poco tempo.
Il calendario della perturbazione
Secondo i meteorologi, il picco dell’ondata arriverà domani, con fenomeni più intensi concentrati nella prima parte della giornata. Successivamente, la perturbazione si sposterà verso Sud, interessando gradualmente altre aree della penisola, pur con intensità minore. Un miglioramento è atteso nel fine settimana, anche se i modelli indicano la possibilità di nuove piogge sparse all’inizio della prossima settimana.
Un Paese esposto
L’episodio conferma ancora una volta la vulnerabilità del territorio italiano agli eventi meteorologici estremi. Negli ultimi anni il numero di allerte arancioni e rosse è cresciuto, mentre i danni economici legati a nubifragi e frane sono diventati una voce stabile nei bilanci regionali. L’intensità sempre più frequente delle perturbazioni mette sotto pressione infrastrutture, servizi e comunità locali, che si trovano a dover fronteggiare emergenze ripetute.
L’appello alla prudenza
In attesa del passaggio della perturbazione, la Protezione Civile ribadisce l’invito alla prudenza. Evitare sottopassi, limitare gli spostamenti, non sostare in aree a rischio esondazione: sono le raccomandazioni principali. Domani sarà una giornata critica per molte regioni, con gli occhi puntati soprattutto su Elba e Giglio, epicentro atteso di un’ondata di maltempo che torna a ricordare quanto fragile sia l’equilibrio del Paese di fronte ai fenomeni climatici estremi.