La Madonna che non riesce ad allattare: Banksy e la maternità negata

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 

La Madonna è lì, ferma, immobile. Un bambino le si stringe al petto, come fanno tutti i bambini del mondo da sempre. Ma lei non può. Non riesce. Qualcosa, di invisibile e potente, la tiene ferma. La sua funzione – l’allattamento, l’amore che nutre – si interrompe. È un'immagine che si fissa nella mente come una ferita, l’ultima opera di Banksy: una Madonna impossibilitata a nutrire il proprio figlio.

La Madonna che non riesce ad allattare: Banksy e la maternità negata

È un gesto antico, scolpito nella storia dell’arte e nell’immaginario collettivo: la Madonna con il bambino, l’icona della cura, della dolcezza. Giotto, Raffaello, Piero della Francesca: generazioni di artisti hanno dipinto la maternità come un atto di grazia, un legame che scavalca il tempo. Ma Banksy no. Banksy scava, scompone, toglie la voce alle immagini rassicuranti e ci mostra l’altro lato. La Madonna che non riesce ad allattare non è solo un’immagine religiosa: è un simbolo sociale, una provocazione politica.

A cosa allude Banksy? Forse alla crisi della maternità moderna, alle donne schiacciate dal mondo che le circonda, incapaci di adempiere ai ruoli che la società impone. Forse alla mancanza di risorse, alla povertà, alla fame che colpisce milioni di madri nel mondo. Forse, ancora, alla natura che non riesce più a dare. È il nostro tempo che parla, attraverso quell’opera. È la maternità negata in un mondo che chiede troppo e offre troppo poco.

Banksy sa come colpire. Lo fa con una semplicità spiazzante, sottraendo piuttosto che aggiungere. Qui non c’è rabbia, non c’è azione: c’è stallo, impossibilità. La Madonna è il simbolo della cura, ma nel suo sguardo si legge lo smarrimento. E il bambino, quello che avrebbe dovuto essere salvato, resta lì, in attesa di un gesto che non arriverà.

La collocazione dell’opera è ancora sconosciuta. Banksy, come sempre, gioca con l’anonimato e la sorpresa. Ma questa immagine, nel silenzio in cui l’artista l’ha lasciata, sta già facendo il giro del mondo. E resterà impressa, come un’icona del nostro tempo: potente, irrisolta, straziante.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 11 record
Pagina
1
18/12/2024
Banksy presenta sui social la sua ultima opera: una Madonna impossibilitata a nutrire il p...
17/12/2024
Il Ministero della Cultura ha firmato l’esproprio della casa di Giuseppe Verdi.
17/12/2024
Dopo sette anni di chiusura, la Galleria Civica del Museo Civico di Siena torna finalmente...
16/12/2024
Il Mart di Rovereto inaugura una mostra che esplora l'influenza della civiltà etrusca sull...
16/12/2024
La Treccani, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, scelto "Rispetto" come parola dell’anno ...
13/12/2024
Da Gabriele Basilico all’arte “salvata”, le mostre del weekend
Trovati 11 record
Pagina
1
Il Magazine
Italia Informa n°6 - Novembre/Dicembre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli