Lusso e magia per la cena della Vigilia

- di: Stefania Assogna
 

L'Italia è un luogo di bellezza antica, dove le tradizioni s’intrecciano alla creatività, all’arte, all’artigianato e allo stile. Questo vale anche nella cura che ogni anno, ognuno di noi, mette nell’organizzare il Natale: dagli addobbi, alla tavola, dal menù, ai regali. Volendo allestire nei dettagli un Natale chic, all’insegna del lusso, inteso come livello altissimo di gusto e eleganza e non mera ostentazione, cosa fare e cosa non fare? La tovaglia elegante, lascia da parte i decori prettamente natalizi, con disegni di renne, fiocchi, rami di bacche di pungitopo, adatte ad atmosfere alpine, più informali; manifestando la preziosità attraverso ricami, intarsi di pizzo, materiali, luci ottenute con la tessitura di damascati o Jaquard, giocando sulle tinte unite, colori chiari o non, su cui risaltino i servizi di piatti e bicchieri, candelabri e centri tavola.
La tovaglia ideale è ovviamente quella metà ottocento, antica, di famiglia, appartenuta alla bisnonna, o addirittura alla madre di quest’ultima. In mancanza delle tovaglie di famiglia si possono fare acquisti di prodotti artigianali contemporanei dal fascino antico, esclusivi e di lusso, adatti a essere tramandati alle nostre figlie e nipoti, avviando così la nostra personale tradizione di tessili di famiglia pregiati, da usare per le occasioni importanti. Sono perfette a questo scopo, le creazioni dell’Atelier Martina Vidal a Venezia, sull’isola di Burano. Presso l’Atelier si servono ovviamente numerosi personaggi del jet set, principi e attori da tutto il mondo. Oltre allo spazio dedicato allo shopping, l’Atelier Martina Vidal ha creato il Venice Secret Garden: un giardino ricavato da un tipico orto veneziano dove gli ospiti si possono rilassare assaporando una tazzina di caffè a completamento della giornata vissuta nell’isola di Burano.
Spostandoci più al centro, per la precisione a Foligno, c’è invece la bellissima storia italiana della famiglia Caprai, con il suo capo famiglia, il Cav. Arnaldo, che passo dopo passo, dal 1955, ha creato un vero impero fatto di artigianato, passione e successo, con la produzione di biancheria di lusso, tra cui: Temps Retrouvè (tovaglia a € 1.837) e Arte Barocca (tovaglia a € 2.410) entrambe particolarmente adatte per i grandi eventi; oltre la produzione di maglieria del noto marchio Cruciani, fino alla produzione vinicola della altrettanto famosa Cantina di famiglia, con il formidabile Sagrantino. 
Per i servizi di posate, piatti, e bicchieri, come per le tovaglie, alle collezioni dedicate specificatamente al Natale, è sempre preferibile il fascino vintage di un servizio antico di famiglia che determinerà poi il coordinamento di tutti gli elementi dell’allestimento. Il servizio da tavola delle grandi occasioni è rigorosamente di porcellana, (particolare ceramica, il cui impasto è composto dal caolino e dal feldspato, un minerale presente in tutte le rocce eruttive). La tipologia migliore è quella denominata Bon China. Se non si possiede un antico (e soprattutto integro) servizio di famiglia possibilmente di Capodimonte, Ginori Manifattura di Doccia, o Coalport si può fare un acquisto di lusso, che per essere all’altezza cade inevitabilmente sulla classe delle collezioni Royal Crown Derby, made in England, che rimanda alle atmosfere ottocentesche delle grandi feste vittoriane e delle atmosfere delle novelle di Charles Dickens.
Tra tutte le collezioni dei servizi, le nostre selezioni sono: Aves Gold; Darley Abbey Harlequin; Heritage; oppure lo chic del bianco e nero di Satori. I prezzi, per ciascun pezzo, variano dalle 100 alle 60 sterline circa. Ci sono tuttavia le proposte di aziende ugualmente di storica tradizione come Rosenthal; Villeroy & Boch; Ginori, con servizi già pronti per 6 e 12 coperti.
I calici da vino esistono in infinite forme tipologie e marche. Quelli più sfacciatamente di lusso sono la coppia di John Calleija’s Crystal Champagne Glasses; adornati con 1.700 diamanti, bianchi e un raro rosa argyle, scolpiti a mano da un paio di blocchi di cristallo di quarzo da 8 kg. I bicchieri sono alti circa 15 cm, ciascuno pesa più di mezzo chilo e condividono tra loro ben 15 carati di diamanti; per realizzarli ci vogliono tre mesi di lavoro un team di gioiellieri esperti, e un costo circa 500mila euro.
La scelta del servizio di calici può tuttavia cadere senza sbagliare sulla qualità delle eccellenti proposte di Baccarat, Cristal Sèvres, RCR o Livellara, con collezioni certamente non economiche, ma giustificate dalla cura artigianale della realizzazione.
I calici da vino svolgono un ruolo che non ammette errori, nei pranzi importanti, ogni portata ha il suo vino, e di conseguenza il calice più adatto, per cui è preferibile la scelta professionale di calici di cristallo, lisci, perfetti nella forma per ospitare e rendere al meglio il pregio dei vini offerti.
Parlando di vini, il sito americano www.wine-searcher.com con molta chiarezza e obbiettività, propone per ogni nazione del mondo una tabella suddivisa tra i vini migliori, più costosi, popolari, e perfino economici di quel paese specifico.

La Cena della Vigilia

Invitare qualcuno alla nostra tavola vuol dire incaricarsi della sua felicità durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto. (Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto, 1825)

Ogni famiglia ha le sue tradizioni, e il lusso più grande è poter portare avanti nel tempo una condivisione straordinaria di piccole consuetudini gastronomiche inventate da qualche parente, che ci riportino ogni volta all’infanzia; perché dopotutto la magia del Natale è in questa poesia. 

Per il Menù elegante ci sono tuttavia tre regole fondamentali:
1) NON ESAGERARE CON LE PORTATE; un ospite soddisfatto del cibo non è mai appesantito tanto da non riuscire ad arrivare al dolce, o apprezzare i vini, rimpinzarlo come se non ci fosse un domani, non è elegante.
2) LESS IS MORE; non complicare le cose semplici e presentare bene le pietanze. Il pesce ad esempio è buono quando è fresco, e nella sua freschezza già si distingue come elemento di lusso per cui non serve coprire il suo sapore con salse o un eccessivo uso di spezie.
3) VARIARE I SAPORI; offrire piatti armonici tra loro ma senza ripetere gli ingredienti, creando una gradazione di gusti, senza sbalzi violenti tra dolce e piccante, freddo o caldo. 

Esplorando tra i piatti di Natale consigliati anche dagli chef stellati, abbiamo composto il nostro menù a base di pesce, in perfetta sintonia con la tradizione dei piatti natalizi, il gusto della buona cucina italiana e l’eleganza di un pasto che si presenterà bene in tavola. Le ricette sono reperibili facilmente e non sono complicate; ci si può affidare a uno chef a domicilio, oppure fare tutto da soli. Si consiglia di far precedere la cena da un piccolo buffet Finger food di benvenuto, in piedi, utile per intrattenere gli ospiti giunti, mentre stanno arrivando gli altri. Di regola gli ospiti devono arrivare puntualissimi, ma in una grande metropoli sono concessi dieci minuti di elasticità dall’ora stabilita, mentre non bisogna MAI arrivare in anticipo. 

Menù

Antipasto

Capesante gratinate

“Oltrepo’ Pavese Riesling italico” frizzante (Lombardia)

 

Primo

Ravioli ripieni di Cernia

“Oltrepo’ Pavese Riesling italico” frizzante (Lombardia)

 

Secondo

Orata al Cartoccio con Scampi, 

accompagnato da Flan di Topinambur

“Collio Sauvignon” (Friuli),

 

Dolci

Tiramisù alle fragole con Crema di Limoncello

Biscottini al cioccolato

Passito di Nero d’Avola, Banyuls (Sicilia)

Tags: Natale
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