Libia: decine di vittime dell'alluvione di Derna sepolte in fosse comuni

- di: Redazione
 
Molte decine di morti per la devastante alluvione che ha travolto la città portuale libica di Derna sono state sepolte in fosse comuni. Il bilancio ufficiale riferisce di almeno 2.300 morti, dopo che un fiume, per il crollo di una diga causato dal passaggio della tempesta Daniel, si è abbattuto su case e strade travolgendo tutto. Al momento il numero delle persone scomparse viene ritenuto superiore a diecimila. Cosa che fa temere che, alla fine, il bilancio del disastro, in vite umane, sarà altissimo.

Libia: decine di vittime dell'alluvione di Derna sepolte in fosse comuni

A Derna i volontari lavorano ininterrottamente da giorni, ma c'è un disperato bisogno di altre braccia. Per questo è stato lanciato un appello da parte dei soccorritori: ''Chiediamo a tutti i giovani libici, a chiunque abbia una laurea o una professione medica di venire ad aiutarci. Abbiamo carenza di infermieri, abbiamo bisogno di aiuto".
La situazione politica in Libia (dove due governi rivali si contendono il potere) ostacola l'arrivo di aiuti internazionali (ieri sono arrivati i primi soccorsi dall'Egitto, mentre Stati Uniti, Germania, Iran, Italia, Qatar e Turchia sono tra i Paesi che hanno dichiarato di aver inviato o sono pronti a inviarne).

A causare il disastro, secondo gli esperti, sarebbe stato il crollo di una diga a circa una dozzina di chilometri da Derna, con l'acqua che ne ha poi superata un'altra per abbattersi sulla città, che aveva circa centomila abitanti. Decine e decine di quelli che non sono riusciti a mettersi in salvo (molti salendo su tetti delle case) sono stati trascinati dall'acqua in mare e di esse non si hanno notizie.
Il ministro della Sanità della Libia orientale, Othman Abduljaleel, ha ammesso che la tragedia ''va oltre le capacità di Derna e del governo". Anche le città di Soussa, Al-Marj e Misurata sono state colpite dalla tempesta.
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