Terremoto in Ita: il CdA toglie ad Altavilla tutte le deleghe operative

- di: Redazione
 
Un amministratore completamente depotenziato: sembra essere questa la definizione migliore per chiarire cosa è accaduto in Ita, il cui Consiglio d'Amministrazione ha deciso di revocare tutte le deleghe operative al presidente esecutivo, Alfredo Altavilla. Deleghe che sono state assegnate all'ad Fabio Lazzerini.

Ita: il CdA toglie ad Altavilla tutte le deleghe operative

Significativo il fatto che a esprimersi per l'azzeramento dei potere sin qui detenuti da Altavilla siano stati i sei - su un totale di nove - consiglieri di area ministeriale (il dicastero dell'Economia è azionista unico di Ita).
Da quel che è trapelato, la seduta del CdA è stata al calor bianco, con Altavilla che si è difeso, contrattaccando (l'ordine del giorno non prevedeva il punto relativo alle deleghe del presidente esecutivo), ma è andato a cozzare contro un parere pro veritate che invece confermava la legittimità del CdA di assumere la decisione.

E' quindi giunta al suo epilogo la contrapposizione che, da tempo, vede Altavilla su un fronte diverso da quello del Ministero dell'Economia relativamente alla ricerca di un partner per la compagnia. Critiche ad Altavilla che sono state ufficializzate in una mail in cui sono state contestate le sue strategie. Il cuore del contendere appare anche la decisione di Altavilla di ''ingaggiare'' quattro consulenti e advisor, che dovevamo assisterlo nel delicato iter della privatizzazione. Su questo punto il ministro dell'Economia Daniele Franco, dopo avere spiegato che Ita - che è una società controllata - può nominarne di suoi, ha comunque precisato che la privatizzazione, in realtà, sarà gestita dai due advisor del ministero (Equita e Gianni&Origoni).

Il resto (dopo schermaglie sfociate in veri e propri scontri, come quello che ha portato al taglio del compenso per i consulenti scelti da Altavilla) è storia recente, come la lettera di contestazione inviata dal Ministero dell'Economia al presidente esecutivo in cui si stigmatizzava la mancata fornitura di informazioni alla cordata favorita (il fondo Certares, Delta Airlines e Air France).
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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