Istat: "Aumento del NIC dello 0,4% per agosto, +2% su base annua"

- di: Daniele Minuti
 
L'Istat stima che per il mese di agosto l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una crescita dello 0,4% su base mensile e del 2% su base annua
Si tratta di due stime al ribasso dato che le previsioni puntavano su un aumento congiunturale dello 0,5% e tendenziale del 2,1%.

L'Istituto ha commentato così i dati: "L'inflazione continua ad accelerare, portandosi a un livello che non si registrava da gennaio 2013 (quando fu +2,2%), a causa per lo più dei prezzi dei Beni energetici che continuano a registrare una crescita molto ampia sia per la componente regolamentata sia per quella non regolamentata".

La lieve salita dell'inflazione è da attribuirsi a quella dei prezzi dei beni energetici (+19,8%) e quelli della componente non regolamentata (+12,8%). Quelli della componente regolamentata invece continuano con un aumento massiccio, del 34,4%. A questo si aggiungono i prezzi degli alimentari non lavorati (+0,8%), mentre i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti calano del 0,4%.

I dati Istat mostrano un aumento dell'indice NIC su base mensile (+0,4%) e annuale (+2%)

L'inflazione di fondo rimane a +0,6%, al netto degli energetici e degli alimentari freschi mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera fino ad arrivare a +0,5%.

"L'aumento congiunturale dell'indice generale" - spiega l'Istat - "è dovuto da una parte a fattori stagionali che influenzano la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,8%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,7%) e dall'altra ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,7%) e degli Alimentari non lavorati (+0,4%). L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,7% per l’indice generale e a +0,9% per la componente di fondo. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona tornano a crescere (+0,6% dalla variazione tendenziale nulla di luglio); quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +2,0% a +2,4%).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 2,5% su base annua (da +1,0% di luglio); la stima preliminare era +2,6%. La marcata accelerazione dell'IPCA si deve al confronto con lo scorso anno, quando i saldi estivi (di cui il NIC non tiene conto) iniziarono ad agosto nella maggior parte delle regioni; infatti i prezzi di Abbigliamento e calzature registrano un calo congiunturale (-5,3%) molto meno ampio di quello di agosto 2020 (-18,6%), determinando così, per questa divisione di spesa, un'inversione di tendenza da -12,1% di luglio a +2,4% su base annua e una più marcata accelerazione dell'indice generale, rispetto a quella osservata nel NIC. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e del 2,1% su base annua"
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