InvestEU, al via il Protocollo d’intesa tra Università di Pavia e CDP

- di: Barbara Leone
 

Promuovere la realizzazione di progetti dedicati alla formazione e alla ricerca accademica che possano favorire sinergie tra il mondo accademico e il tessuto imprenditoriale. Questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato tra l’Università degli Studi di Pavia e Cassa Depositi e Prestiti finalizzato alla realizzazione di laboratori dedicati all’attività di ricerca scientifica di base e applicata all’interno del “Centro di Ricerca e Formazione” del nuovo “Parco Gerolamo Cardano per l’innovazione sostenibile”. Una cooperazione che permetterà all’Ateneo lombardo di cogliere le opportunità offerte dal Programma InvestEU cui Cassa Depositi e Prestiti partecipa anche in qualità di Advisory Partner della Commissione Europea con l’obiettivo di mettere a disposizione delle amministrazioni le proprie competenze e i propri servizi di consulenza.

InvestEU, al via il Protocollo d’intesa tra Università di Pavia e CDP

In dettaglio, il nuovo Parco tecnologico promosso dall’Università di Pavia rientra nel più ampio progetto dedicato al “Distretto della scienza, della ricerca e del sapere” che sorge nell’area nord-ovest della città ed è volto a promuovere l’insediamento di attività ed imprese ad alto tasso di innovazione tecnologica e a creare sinergie privilegiate tra ricerca di base e quella applicata. Il progetto del “Parco Gerolamo Cardano” vede coinvolta anche Arexpo, la società a maggioranza pubblica con primo azionista il Ministero per l'Economia e delle Finanze che è specializzata nello sviluppo di aree dedicate all'innovazione.

L’attività di consulenza di CDP a favore dell’Ateneo è incentrata su analisi di mercato e indagini di pre-fattibilità allo scopo di identificare le principali leve di sviluppo del programma di interventi che prevedono, all’interno del “Centro di Ricerca e Formazione” del Parco, la costruzione, di laboratori di innovazione tecnologica dedicati a: micro-nano elettronica per le scienza della vita; materiali avanzati per applicazioni biomedicali e farmaceutiche e Pharma-Food per la nutrizione di precisione.

“Il ‘Centro di Ricerca e Formazione’ rappresenta il primo nucleo di quello che sarà il ‘Parco Gerolamo Cardano per l’innovazione sostenibile’, una partnership tra l’Università di Pavia e Arexpo SpA – sottolinea Francesco Svelto, Rettore dell’Università di Pavia ha dichiarato -. Il ‘Centro’, finanziato da Regione Lombardia, sarà un luogo importante di incontro tra le ricerche dell’Università e quelle di imprese fortemente innovative nei filoni della micro-elettronica, dell’agri-food e del pharma. Siamo dunque particolarmente lieti di potere usufruire, per questa progettualità strategica, anche della qualificata consulenza di Cassa Depositi e Prestiti SpA: un ente di grande prestigio e che svolge un ruolo centrale per lo sviluppo del Paese”.

“Con la nostra attività di consulenza - evidenzia Maria Elena Perretti, Responsabile Advisory di CDP -, intendiamo mettere a disposizione dell’Università di Pavia le competenze necessarie per pianificare e realizzare gli investimenti in innovazione digitale e sviluppo sostenibile. Generare impatto sul territorio è un obiettivo primario di Cassa Depositi e Prestiti a conferma del ruolo di Istituto Nazionale di Promozione. Inoltre, come Advisory Partner del Programma InvestEU abbiamo acquisito un ulteriore strumento in grado di agevolare l’accesso ai servizi di CDP a vantaggio delle Amministrazioni pubbliche”.

Per Simone Aibino, Responsabile Innovazione, Digitalizzazione e Progetti Speciali di CDP “Affiancare l’Ateneo nella realizzazione di un progetto così ambizioso e dalla forte valenza scientifica, didattica e innovativa rappresenta per CDP un’ulteriore conferma dell’impegno per avvicinare la ricerca accademica al sistema imprenditoriale italiano. Inoltre, facendo leva sul nostro ruolo di Advisory Partner del Programma InvestEU, vogliamo mettere a disposizione le competenze in ambito di innovazione tecnologica e venture capital promuovendo azioni di sostegno alla ricerca a favore delle Key enabling technologies, ossia quelle tecnologie abilitanti per l’innovazione economica identificate dalla Commissione Europea, volte a sostenere la società e l’industria del Paese”.

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