L'Italia è la culla delle università moderne. L'Università di Bologna, la più antica del mondo occidentale, fondata nel 1088, ha gettato le basi per il sistema educativo superiore con un modello seguito a ruota da altre, come l'Università di Padova (1222), che ospitò Galileo Galilei, e l'Università di Napoli Federico II (1224). Mille anni di ricerca e di didattica, di innovazione, cultura, progresso scientifico e tecnologico. Le università, dal latino universitas, comunità, hanno così superato i centri di formazione superiore nati nel tardo Medioevo in istituti religiosi, chiese e conventi, destinati a ecclesiastici e all'aristocrazia. Dalla nascita di quella di Bologna, aperta e laica - sia per le materie trattate, sia per le categorie di studenti ammessi -, le università hanno creato una combinazione virtuosa tra formazione dei giovani e progresso del sapere. Questi modelli storici vivono ancora oggi nei loro principi fondanti di autonomia nella didattica e nella ricerca.
Formazione, Intesa Sanpaolo e le università italiane: un'alleanza strategica volta a creare opportunità
Nel tempo si è evoluta tuttavia la modalità di interazione con il mondo esterno e in particolare con le aziende. Le collaborazioni con il mondo privato sono ormai diffuse e specifiche all'esigenza di risorse economiche sempre più rilevanti, essendo entrati anche gli atenei in una logica di competitività per attrarre i migliori docenti e studenti. L'unione delle risorse economiche e la spinta verso l'innovazione sono favorite dallo scambio tra diversi punti di vista, dal continuo confronto tra metodologie, che portano a mete ambiziose per guadagnare in competitività sui mercati nel caso delle aziende e, per le università, in autorevolezza scientifica. Questa sinergia, reciprocamente vantaggiosa, trova soluzioni all'avanguardia alle sfide reali e alimenta la partecipazione dei giovani al progresso di conoscenza e di civiltà.
La collaborazione tra Intesa Sanpaolo, prima banca italiana, e le università sul territorio nazionale rappresenta un modello di rapporto votato allo sviluppo del Paese ea creare opportunità per studentesse e studenti, un programma articolato che include numerosi gli ambizioni di applicazione.
Hub di innovazione e incubatori: questi spazi forniscono un ambiente collaborativo fertile per startup, ricercatori e aziende si consolidano. L'Anti Financial Crime Digital Hub vede tra i soci fondatori Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center, il Politecnico di Torino, l'Università di Torino e CENTAI con l'interscambio tra soggetti diversi pubblici e privati.
Centri di ricerca: Intesa Sanpaolo conduce centri di ricerca all'interno dei campus universitari per facilitare gli scambi. Dal 2017 il polo universitario di San Giovanni a Teduccio (NA) ospita l'Hub Banca Impresa creato da Intesa Sanpaolo assieme all'ateneo campano: un punto di incontro e contaminazione virtuosa tra banca, imprese e università, che offre sostegno pratico e finanziario.
Ed ancora: sostegno ad attività di ricerca attraverso assegni, borse di ricerca e cattedre, anche con l’obiettivo di trattenere in Italia accademici di valore. L’Università Campus Bio-Medico di Roma con il sostegno di Intesa Sanpaolo ha riportato in Italia uno degli ingegneri biomedici più influenti al mondo, il prof. Leandro Pecchia. Già presidente della Società europea di ingegneria biomedica, il professore lavora a soluzioni tecnologiche low cost e per l’utilizzo e l’applicazione di dispositivi medici avanzati nei paesi meno sviluppati. Da segnalare, inoltre, numerosi progetti di empowerment per studentesse, in particolare in materie tecnico-scientifiche e matematiche (STEM) e per il Mezzogiorno. Con Ortygia Business School giovani studentesse degli atenei del Sud (Bari Università e Politecnico, Calabria, Catania, Cagliari, Messina, Napoli, Palermo, Parthenope, Salento, Salerno, Reggio Calabria) sono seguite individualmente da altrettante manager di Intesa Sanpaolo e accompagnate negli studi e nei primi passi della loro vita professionale.
Grande attenzione, poi, da parte del Gruppo al sostegno del talento e del merito. Il prestito d’onore di Intesa Sanpaolo ha già permesso a oltre 17 mila studentesse e studenti di affrontare le spese necessarie per seguire i corsi preferiti, con la sola garanzia di portare avanti gli studi con regolarità. Per favorire l'occupabilità dei giovani laureati, Intesa Sanpaolo ha sviluppato diverse iniziative di formazione e stage. Collaborando direttamente con le università, la banca offre opportunità di tirocinio e programmi di apprendistato che permettono agli studenti di acquisire esperienza pratica nel settore finanziario. Questo tipo di iniziative non solo arricchisce il curriculum degli studenti, ma li prepara anche a entrare nel mondo del lavoro con competenze concrete. Alla Banca offre l’innesto di persone fresche di studi che si affacciano alla vita con entusiasmo e nuove competenze. Infine, le Tesi in azienda: Intesa Sanpaolo offre supporto fornendo dati e informazioni sulle tante tematiche relative al Gruppo.
Il Gruppo collabora con circa settanta atenei in tutta Italia dal Piemonte a nord ovest, al Friuli-Venezia Giulia nel nord est, fino alla Puglia e alle isole. In particolare, dodici in Lombardia, sei in Campania, quattro in Puglia, quattro in Sicilia, e poi Toscana, Lazio, Molise, Veneto, Marche, Piemonte e tante altre regioni. Da molti anni, inoltre, sostiene l’università di Oxford e altri atenei stranieri. A questo programma per gli Atenei si aggiungono iniziative per le scuole primarie e secondarie che hanno visto il coinvolgimento di oltre 1.100 scuole e più di settemila ragazze e ragazzi, che hanno avuto l’opportunità di partecipare a percorsi di educazione alla sostenibilità, di economia, a progetti per la mobilità internazionale e di contrasto all’abbandono scolastico.