Intesa Sanpaolo darà il suo supporto, tramite il Programma Formula, al progetto “Radici e Ali” del consorzio Impresa Sociale, con cui si punta finalità di costruire dei percorsi di inclusione e indipendenza per 25 donne migranti a Padova.
Intesa Sanpaolo sostiene il progetto "Radici e Ali" di Impresa Sociale
L'obiettivo è migliorare l'inclusione sociale e lavorativa rafforzando le competenze in educazione finanziaria, l'approfondimento della lingua italiana e la loro professionalizzazione come mediatrici: si punta dunque a raccogliere, entro il 31 agosto, 100.000 euro, donando sulla pagina della piattaforma For Funding-Formula.
I fondi permetteranno di aprire uno sportello di coaching individuale, avviare un corso sull’educazione finanziaria e l’uso degli strumenti digitali, aperto anche ai familiari delle donne, progettare un percorso formativo con attestato per diventare mediatrici linguistiche e culturali, finanziare la certificazione della competenza linguistica in italiano per le donne interessate, creare uno spazio educativo qualificato che si prenda cura dei figli e delle figlie delle donne, facilitando la loro partecipazione alle attività, oltre che un percorso di narrazione autobiografica di gruppo e due eventi aperti alla comunità, pensati e realizzati in collaborazione tra l’équipe professionale e le donne stesse.
Saranno coinvolte 25 donne maggiorenni con background migratorio, residenti in provincia di Padova, le loro famiglie, 10 operatrici sociali o membri di un team multiprofessionale, il personale di cooperative consorziate, ETS e altri stakeholders
Intesa Sanpaolo parteciperà al crowdfunding devolvendo 2 euro per molti dei prodotti acquistati online, compartecipando alle donazioni di diverse società di Gruppo.
“Con ‘Radici e Ali’ vogliamo offrire a 25 donne un’occasione concreta per ripartire. Non solo formazione e strumenti pratici, ma anche relazioni, ascolto e fiducia. Crediamo nel loro potenziale e nel valore che possono portare alla nostra società. Questo progetto è un investimento in dignità, libertà e futuro – per loro, per i loro figli, per tutti noi”, ha detto Erika Doardo, Coordinatrice Consorzio Impresa Sociale.
Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo (nella foto), ha dichiarato: “Abbiamo già sostenuto in Veneto diversi progetti dedicati all’inserimento sociale e lavorativo delle persone migranti, con un’attenzione particolare per le donne e le giovani madri. Anche a Padova, come banca di riferimento per la crescita sociale del territorio, vogliamo dare il nostro contributo per ridurre le disuguaglianze e dare l’opportunità a queste donne di integrarsi nella comunità locale, raggiungendo l’autonomia e l’autodeterminazione che si traducono in libertà e opportunità di crescita per loro e i loro figli. Il progetto Ali e Radici, inoltre, permette alle beneficiarie di diventare mediatrici culturali ed essere, a loro volta, un importante volano di accoglienza per altre persone sul territorio che hanno vissuto esperienze simili.”