Banca Mediolanum, Massimo Doris: "Nonostante la pandemia, un anno straordinario"

- di: Redazione
 
L’unicità di Banca Mediolanum, a cui fa capo il Gruppo bancario Mediolanum, che ne ha determinato e continua a determinare un crescente successo, gli elementi che hanno decretato risultati straordinari in un anno difficile come il 2020, le strategie per il 2021 e per il medio-lungo periodo. Intervista all’Ad Massimo Doris.

Dott. Doris, quali sono i punti di forza fondamentali del Gruppo Mediolanum? Quale il suo modello di business che ha determinato un successo così rilevante?
"Mediolanum nasce dall’intuizione e dalla lungimiranza di mio padre che, oltre trent’anni fa, capì la necessità di un modo nuovo di fare banca. Due sono le stelle polari che da sempre guidano l’azione di Banca Mediolanum. In primis, la volontà di mettere le persone al centro del proprio modello, dedicando loro una consulenza personalizzata che li segua per tutto l’arco della loro vita e offrendo loro la libertà di scegliere i tempi e i modi di relazione che preferiscono. Accanto a ciò, una costante attenzione all’innovazione tecnologica, per garantire ai clienti e ai nostri Family Banker soluzioni e strumenti digitali sempre al passo con i tempi. Una visione che ha contribuito a rivoluzionare nel tempo l’offerta bancaria".

Il 2020 è stato un anno molto difficile per l’economia, eppure Mediolanum ha messo in evidenza risultati eccellenti. Come è andata esattamente?
"Nonostante il difficilissimo contesto che tutti conosciamo, quello appena concluso è stato un anno straordinario per Banca Mediolanum, sotto tutti i punti di vista: risultati commerciali, capacità organizzativa, impegno sociale, consolidamento del brand. Chiudiamo il 2020 con una raccolta netta totale che ha raggiunto il massimo storico di 7,7 miliardi di euro, +90% rispetto al 2019, mentre sul fronte dei crediti alla clientela siamo riusciti a incrementare del 15% i risultati, raggiungendo un erogato record di oltre 3 miliardi. Insomma, non possiamo che dirci molto soddisfatti".

Quali fattori principali hanno determinato un quadro così positivo?
"Credo che alla base di questi risultati straordinari ci siano soprattutto la capacità che abbiamo dimostrato di saper rispondere alla pandemia in modo molto rapido e incisivo e la filosofia alla base del nostro modello operativo, che ha permesso ai nostri Family Banker di proseguire senza intoppi nella loro costante attività di supporto e consulenza alla clientela. Un punto di riferimento molto importante in un momento di incertezza come quello attuale".

Come avete affrontato l’emergenza Covid-19?
"Come dicevo, abbiamo reagito all’emergenza in modo molto tempestivo ed efficace. In tempi brevissimi abbiamo remotizzato l’azienda, mettendo 2mila 300 dipendenti in smartworking e senza lasciare a casa nessuno. E per i pochi costretti dalla loro attività a venire fisicamente in ufficio abbiamo previsto un premio per il rischio. Abbiamo inoltre organizzato una campagna di test sierologici e di vaccini antinfluenzali, e abbiamo dato a tutti una polizza sanitaria aggiuntiva. Per quanto riguarda invece i clienti, oltre alla nostra tradizionale attività di credito alla persona ci siamo aperti ai finanziamenti alle imprese, per circa 120 milioni di euro in totale, di cui alcuni con garanzia Sace, e abbiamo rafforzato la nostra presenza nel prestito di soccorso".

Come il Gruppo Mediolanum intende, in concreto, il concetto di Sostenibilità?

"La sostenibilità è da sempre parte integrante dei valori di Banca Mediolanum. Per noi sostenibilità significa fondamentalmente responsabilità: responsabilità economica, che vuol dire essere un’azienda solida in grado di generare utili; responsabilità verso i clienti, innovando costantemente per offrire loro servizi sempre migliori; responsabilità verso i collaboratori, mettendoli nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro; responsabilità verso la collettività e l’ambiente, promuovendo attività di carattere sociale. Si tratta, se ci pensiamo, di declinazioni molto concrete del concetto di sostenibilità".

Restando sul tema della sostenibilità/digitalizzazione, il punto sulla piattaforma Flowe. Quale valore strategico ha questa iniziativa e quali sono i primi segnali giunti dal mercato?

"Mi lasci dire innanzitutto che è riduttivo parlare di piattaforma. Flowe rappresenta un progetto strategico per noi. Una nuova banca del Gruppo pensata per i più giovani attraverso la quale vogliamo mostrare loro i nostri valori e la nostra natura anticonvenzionale, con l’obiettivo di fidelizzarli nel tempo. Fra dieci anni avranno un lavoro e un patrimonio, ma è oggi il momento di farsi conoscere da questa clientela fondamentale per il futuro. E i risultati superano già le nostre aspettative: oltre 700 mila nuovi clienti nei primi sei mesi, 26 mila nuovi alberi impiantati per compensare il consumo di CO2 prodotto dalla nostra clientela. Siamo molto soddisfatti".

Come è stata accolta la carta di debito sostenibile di Banca Mediolanum?
"Un’altra novità di cui andiamo orgogliosi, che si inserisce a tutti gli effetti nel solco della sostenibilità. La nostra nuova carta bancomat è prodotta infatti con un materiale sostenibile che permette di ridurre di oltre l’84% l’uso della plastica. Una scelta molto apprezzata dai nostri clienti, sia per la filosofia di fondo che la accompagna, sia per il suo design innovativo, che la rende immediatamente riconoscibile".

Focus sulla solidità patrimoniale. Quanto viene temuto un incremento dei crediti deteriorati alla luce delle conseguenze della pandemia sulle attività economiche?
"Per quanto riguarda Banca Mediolanum, siamo assolutamente tranquilli sotto questo aspetto, potendo contare su una qualità del credito molto elevata: l’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale dei crediti è infatti pari allo 0,62%. Estendendo invece lo sguardo al settore è inevitabile che, con la fine delle garanzie pubbliche sui prestiti nel corso del 2021, assisteremo ad una crescita dei crediti deteriorati. A ciò si deve poi aggiungere l’entrata in vigore delle nuove norme previste dal Calendar Provisioning della Bce, che rischiano di aggravare la situazione. Su questo punto mi associo all’auspicio del presidente dell’Abi, Patuelli, per una loro revisione che garantisca una maggiore flessibilità".

Quale andamento, al momento, è prevedibile nel 2021?
"Siamo nel mezzo di una crisi epocale, con cui inevitabilmente ci confronteremo anche nel corso di tutto il 2021. Ma io sono ottimista, come tutte le crisi anche questa sarà superata. I rendimenti dei titoli di Stato rimarranno ancora a lungo prossimi allo zero e questo farà crescere l’interesse per il mercato azionario. Soprattutto in periodi come questo è importante che i risparmiatori evitino il ‘fai da te’, affidandosi a bravi professionisti per non farsi cogliere da emotività ed impulsività. Anzi, bisogna approfittare dei periodi di ribasso per entrare in modo costante nei mercati, anche affidandosi a sistemi automatici".

In questo senso brilla il vostro servizio ‘Double Chance’. Quali sono i suoi punti di forza e quali i risultati?
"Si tratta di un nostro servizio storico, concepito durante la crisi di Lehman Brothers: il risparmiatore deposita su un conto remunerato fino all’1,5% annuo lordo, una somma che quindicinalmente viene via via investita negli strumenti finanziari in linea con i suoi obiettivi di investimento ed il suo orizzonte temporale. Il tutto in automatico, proprio per evitare comportamenti antieconomici dettati dall’emotività. Oggi il servizio è stato perfezionato e rilanciato, riscuotendo grande successo tra i clienti: nel solo 2020 la raccolta lorda è stata pari a 2.4 miliardi di euro".

Nel mondo bancario e della finanza è in corso un’accelerazione della rivoluzione già in atto. Come immagina una banca tra 10 anni e come immagina Banca Mediolanum tra 10 anni?
"Nel futuro del settore bancario tradizionale vedo due processi irreversibili: il consolidamento, inevitabile in un mondo globalizzato e necessario se vogliamo competere con i colossi americani ed asiatici; e la digitalizzazione, che porterà ad un drastico ridimensionamento delle filiali. Per quanto riguarda invece Banca Mediolanum, la nostra forza risiede da sempre nel far coesistere armoniosamente la relazione umana e l’innovazione tecnologica. In futuro continueremo quindi ad investire convintamente su questi due aspetti, per offrire ai clienti servizi sempre più personalizzati e in linea con l’evoluzione tecnologica del tempo".

L'intervista in Pdf è visionabile qui.
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