Incidenti, Valditara: "Basta stragi". In arrivo già dal prossimo anno corsi di educazione stradale nelle scuole secondarie

- di: Barbara Leone
 
E’ la prima causa di morte tra i giovani. Sono gli incidenti stradali. A dirlo sono i numeri: solo nel 2021 più di un ragazzo su tre tra quelli che hanno perso la vita in età compresa tra i 15 e i 29 anni lo hanno fatto a bordo di un’auto o di una moto. Una piaga più grave dei suicidi (12%) e dei tumori (13%). Con una media di un morto al giorno nella fascia d’età 15-24, e un balzo in avanti del 44% rispetto all’anno precedente. Numeri che ci inchiodano tutti, nessuno escluso, ad una seria e definitiva riflessione al riguardo.

Incidenti, Valditara: "Basta stragi". In arrivo già dal prossimo anno corsi di educazione stradale nelle scuole secondarie

Da qui la decisione del Ministero dell’Istruzione di dar vita a corsi di educazione stradale in arrivo, già dal prossimo anno, in tutte le scuole secondarie. La novità sarà contenuta in un decreto ad hoc sulla sicurezza in strada, che dovrebbe prevedere anche una stretta sui monopattini. Un provvedimento la cui regia è affidata al ministero dei Trasporti di Matteo Salvini, con la collaborazione però anche di Interni e Istruzione. Sul tavolo, una serie di  attività teoriche e pratiche che diano crediti per conseguire la patente, questionari sulle leggi che puniscono chi commette reati alla guida e una giornata nazionale da dedicare alla sensibilizzazione sul tema.

“L’idea
- spiega il ministro all'Istruzione e al Merito, Giuseppe Valditara, nel secondo appuntamento della rubrica online “Il Ministro risponde” - è di avviare dei percorsi di educazione stradale che diano dei crediti agli studenti ai fini del conseguimento delle varie patenti”.

A tenere le lezioni potranno essere gli stessi professori, ovviamente formati ad hoc, insieme a tecnici, esperti e ragazzi più grandi che, all’occorrenza, potranno salire in cattedra nella veste di tutor per i più giovani. Per chi è vicino alla patente, quindi dal terzo anno in poi, il ministro sta pensando a una serie di test e questionari mirati per verificare la conoscenza delle regole sulla sicurezza a due e a quattro ruote, e di leggi come quella sull’omicidio stradale. Un’idea, quest’ultima, nata anche grazie alla collaborazione con Luca Valdiserri, giornalista del Corriere della sera che lo scorso novembre ha perso il figlio diciottenne investito a Roma da un’auto mentre camminava sul marciapiede. “Decisiva - conclude Valditara - sarà la collaborazione dei docenti: facciamo affidamento sul loro entusiasmo per dire basta a queste stragi”.
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