Abusi sui lavoratori: H&M chiuderà gradualmente le attività in Myanmar

 
H&M lascia ufficialmente il Myanmar: le diverse segnalazioni relative ad abusi sul posto di lavoro nelle fabbriche produttrici di capi di abbigliamento situate nel Paese del Sud-est asiatico, hanno portata l'azienda svedese di fast fashion ad annunciare l'intenzione di chiudere gradualmente le sue nell'area.

Abusi sui lavoratori: H&M chiuderà gradualmente le attività in Myanmar

La nota ufficiale di H&M, rilasciata all'agenzia Reuters, spiega: "Dopo un’attenta valutazione, abbiamo preso la decisione di eliminare gradualmente le nostre attività in Myanmar. Abbiamo monitorato molto da vicino gli ultimi sviluppi in Myanmar e abbiamo notato che ci sono sempre più difficoltà a condurre le operazioni secondo i nostri standard e requisiti".

Una decisione che segue quelle di altri colossi del settore della moda, che hanno scelto negli ultimi tempi di interrompere i rapporti con i fornitori del Myanmar: prima di H&M, sono infatti arrivati gli annunci da altre realtà del campo, come Index (casa madre dei brand Zara, Stradivarius, Bershka, Pull&bear) Primark e Marks & Spencer.
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