Dopo le regole di green pass, dare fiducia agli italiani

- di: Redazione
 
Il fatto che, dopo un tormentato percorso fatto di tanti e spesso incomprensibili 'stop and go', il governo abbia messo in chiaro cosa intenda per green pass e come voglia utilizzarlo per renderlo uno strumento aggiuntivo rispetto all'arsenale anti-covid, ha solo messo da parte i dubbi che sono stati mossi, da una sparuta minoranza, sull'adozione di un documento che agisce da deterrente nei confronti di chi, ancora oggi, nonostante le evidenze, non accetta il vaccino e, con esso, l'idea stessa che esista una pandemia.

Punti di vista che però sottolineano un clima di aria pesante nella politica italiana, dove alcune retromarce - da no ''green pass'' a ''in fondo, perché no, non potendo fare meglio?'' - la dicono lunga sulla speciosità di alcune prese di posizioni, che sin troppo manifestamente fanno l'occhiolino allo scomposto popolo dei no vax.

Green pass: dopo l'estensione, ora si dia fiducia agli italiani

Per questo occorreva che si arrivasse alla definizione anche formale del problema, con buona pace di chi sperava che Matteo Salvini, nel suo pendolarismo tra posizioni diverse, si mettesse per l'ennesima volta per traverso rispetto alla linea del governo, e in esso anche della delegazione leghista guidata da Giorgetti.

Ma ora, fatta piazza pulita di strumentalizzazioni non più sostenibili, si deve necessariamente aprire un altro capitolo per evitare che la pervicacia a sostegno di alcune posizioni acuisca le diversità in seno al governo.
Nel momento in cui si è puntato tutto sul green pass, si deve dare per scontato che questo documento darà a chi ne è provvisto la possibilità di muoversi e lavorare, ritenendolo evidentemente non a rischio di contagiarsi o di essere esso stesso involontario veicolo di contagio.

A questo punto rimane poco comprensibile mantenere il vincolo di alcune limitazioni, ad esempio alla partecipazione ad eventi pubblici, anche per coloro che godono della protezione amministrativa del green pass. Se cento persone tutte dotate di passaporto sanitario vogliono entrare a vedere uno spettacolo per occupare tutte le poltroncine disponibili, non si capisce bene il perché la capienza debba essere mantenuta al 50%.

Se si è vaccinati e quindi blindati di fronte al contagio e lo si può dimostrare esibendo il passaporto sanitario, non c'è timore che tenga. Non crediamo che si cada nella fattispecie di una scelta ideologica - sarebbe soltanto folle -, ma mai come oggi, se si vuole veramente imboccare l'ultimo miglio per uscire dalla crisi, serve un po' di coraggio. Dalla primavera dello scorso anno di coraggio gli italiani ne hanno mostrato tanto e, per questo, oggi meritano fiducia.
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