Chi è Sanae Takaichi
Politica di lungo corso, Sanae Takaichi proviene da Nara e ha ricoperto incarichi chiave in più governi. È nota per posizioni nazional-conservatrici su sicurezza, ordine pubblico e identità nazionale, con scetticismo verso riforme di costume e cambiamenti nella tradizione imperiale.
La vittoria parlamentare
Takaichi è stata eletta 104ª capo dell’esecutivo con un ampio margine alla Camera bassa e conferma al Senato. La nomina arriva dopo le dimissioni del suo predecessore e una fase turbolenta per il partito di governo, che ha perso terreno nelle urne nell’ultimo anno.
La nuova coalizione
Il governo nasce da un patto tra LDP e Nippon Ishin, che sposta l’asse dell’esecutivo su obiettivi di potenziamento militare, riforma della sicurezza e revisione di dossier sensibili. L’intesa è stata definita come un accordo “di risultati”, con tempistiche stringenti su difesa e intelligence.
Priorità su difesa e sicurezza
Il programma prevede di portare la spesa militare al 2% del Pil entro il 2027, accelerare l’acquisizione di capacità di contrattacco e rimuovere entro il 2026 i vincoli oggi in vigore sulle esportazioni di armamenti. Nel pacchetto rientra l’avvio dello sviluppo di sottomarini a propulsione nucleare e una riforma della catena di comando per integrare meglio le forze armate con l’apparato civile.
Una nuova intelligence estera
Il governo punta a creare, entro due anni, una agenzia per l’intelligence estera, accompagnata da una legge anti-spionaggio aggiornata. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la capacità di prevenzione e risposta alle minacce ibride, dal cyber alle interferenze politiche.
Costituzione, Casa Imperiale e temi sociali
In agenda c’è la revisione dell’articolo 9 per consentire una autodifesa collettiva più ampia. Sul fronte istituzionale, l’esecutivo indica una riforma della Legge sulla Casa Imperiale coerente con la successione maschile per linea patrilineare. Rimangono congelate proposte come i doppi cognomi per le coppie sposate e l’accesso femminile al Trono del Crisantemo.
Rapporti con gli Stati Uniti
La visita del presidente statunitense a Tokyo sarà il primo banco di prova. La premier ha anticipato un approccio diretto: “Sarò franca”. La linea punta a un rafforzamento dell’alleanza, con una ripartizione degli oneri più equilibrata e maggiore interoperabilità in Indo-Pacifico.
L’opposizione e i rischi di frizione
I principali partiti di opposizione parlano di una possibile svolta autoritaria, con il rischio di comprimere diritti e spingere il Paese verso un profilo militare più assertivo. Gli analisti segnalano che la combinazione di riarmo e riforme istituzionali potrebbe aumentare la pressione nel quadrante regionale, soprattutto nei confronti di Cina e Corea.
Economia e agenda interna
Accanto alla sicurezza, l’esecutivo dovrà gestire inflazione, dinamiche salariali e produttività. Tra le misure attese: sostegno alle filiere strategiche, semi-conduttori e tecnologie dual-use, incentivi per investimenti e ricomposizione del mercato del lavoro, con obiettivo di capacità industriale più resiliente.
Un premier e un “first gentleman”
Il consorte, Taku Yamamoto, ex parlamentare, ha promesso un profilo basso: “Sarò un marito invisibile, per non interferire con la sua immagine istituzionale”. Una novità simbolica per la politica giapponese che accompagna l’insediamento della prima donna alla guida del governo.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
La tenuta della maggioranza e la capacità di attuare riforme complesse in tempi stretti saranno decisive. Il test più immediato riguarda il capitolo difesa e la cooperazione con gli alleati. Il giudizio su Takaichi dipenderà dalla traduzione dell’annuncio politico in risultati misurabili.