Germania: sindacati in rivolta contro il piano di Thyssen per ridurre la produzione di acciaio

- di: Redazione
 
Il piano di riduzione della propria capacità produttiva nella Renania Settentrionale-Vestfalia, annunciato dal colosso tedesco dell'acciaio Thyssenkrupp ha scatenato le dure reazioni dei comitati aziendali e del potente sindacato IG Metall, che accusato il gruppo di mettere a rischio probabilmente migliaia di posti di lavoro. Le rappresentanze sindacali hanno in particolare definito ''impensabili'' i tagli immediati dei posti di lavoro, che, sostengono, sono tutelati da contratto collettivo valido fino a marzo 2026, che esclude esplicitamente i licenziamenti per motivi operativi.

Germania: sindacati in rivolta contro il piano di Thyssen per ridurre la produzione di acciaio

L'IG Metal ha chieso espressamente alla Thyssenkrupp di assumersi la propria responsabilità non solo per le sue grandi acciaierie a Duisburg, ma anche per le altre sedi a Bochum, Dortmund, Gelsenkirchen, Hagen, nel Siegerland e Coscienza del Sauerland.

TKS ha annunciato sera di voler ridurre la capacità produttiva di oltre il 20%, da 11,5 a 9 a 9,5 milioni di tonnellate. Ciò dovrebbe colpire soprattutto la sede di Duisburg: dei 27.000 dipendenti totali della TKS, circa 13.000 lavorano nelle acciaierie locali, che sono considerate la più grande area industriale contigua dell'Europa occidentale.

Il settore acciaio dell'intero gruppo, attivo anche nella costruzione di navi da guerra e nel commercio di materie prime, soffre attualmente della concorrenza a basso costo dell'Asia e della debole domanda dell'industria automobilistica. Nel quarto trimestre del 2023 l’intero gruppo ha dovuto registrare una perdita di 314 milioni di euro, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente era stato registrato un utile di 75 milioni.
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