Il panorama delle frodi creditizie in Italia continua a evolversi, con truffatori sempre più abili nel cambiare le proprie strategie per eludere i controlli. Nel primo semestre del 2024, i dati dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit parlano chiaro: le frodi sono leggermente aumentate (+0,6% rispetto all’anno scorso), ma a destare maggiore preoccupazione è l’impennata dei casi con importi superiori ai 10.000 euro (+82,2%).
Frodi creditizie: nel mirino dei truffatori mutui e acquisti online
“Il fatto che i truffatori puntino sempre più su finanziamenti di importo elevato è un segnale preoccupante. Si tratta di una nuova fase del crimine finanziario, che richiede risposte rapide e mirate da parte del settore bancario e dei consumatori”, spiega Beatrice Rubini, Executive Director di CRIF.
Sebbene l’importo medio frodato sia sceso a 4.568 euro (-5,7%), il fenomeno sta cambiando volto: meno colpi, ma più ricchi.
Cosa colpiscono i truffatori?
Le truffe sui mutui hanno subito un incremento senza precedenti (+64,5%), seguite dal credito revolving (+31,6%) e dai prestiti personali (+7,4%). Ma l’elemento più significativo riguarda la crescita del fenomeno legato al pagamento a rate per gli acquisti online, il cosiddetto Buy Now Pay Later (BNPL), con un +60% rispetto all’anno scorso.
“Il BNPL è una forma di pagamento sempre più popolare, soprattutto tra i giovani, ma sta diventando anche una nuova porta d’ingresso per i truffatori. La mancanza di adeguate misure di sicurezza in molti sistemi di rateizzazione online rende questo strumento un bersaglio facile”, sottolinea Rubini.
In termini geografici, Lombardia, Sicilia e Campania restano le regioni più colpite, ma è il Sud a registrare i maggiori incrementi. La Sicilia, ad esempio, segna un +13,7% e supera per la prima volta la Campania nella classifica delle regioni con più casi di frodi.
“Le frodi creditizie non sono un problema solo delle banche o delle istituzioni finanziarie: colpiscono tutti, dalle grandi aziende ai cittadini comuni. Ed è proprio per questo che dobbiamo lavorare insieme, per aumentare la consapevolezza e ridurre i rischi”, aggiunge Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
Chi sono le vittime più frequenti?
Non c’è una fascia d’età immune, ma i dati evidenziano alcune tendenze. Gli over 60, tradizionalmente meno esposti, registrano un aumento significativo di casi (+13,6%), segno che i truffatori non fanno più distinzione. Al contrario, gli under 30 segnano un calo del -9,3%, probabilmente grazie a una maggiore dimestichezza con le tecnologie e una maggiore attenzione.
La fascia 41-50 anni rimane la più colpita, rappresentando il 22,7% delle vittime totali, seguita da quella 31-40 anni (20,6%).
“Questi numeri ci dicono che nessuno può sentirsi al sicuro. Le frodi creditizie sono un fenomeno trasversale, che colpisce indifferentemente giovani e anziani, uomini e donne, persone istruite e meno istruite. Per questo è fondamentale educare i cittadini alla protezione dei propri dati”, sottolinea Rubini.
Un crimine sempre più nascosto
Non è solo il numero di casi a preoccupare, ma anche il tempo che passa prima che una frode venga scoperta. Oggi, quasi la metà dei casi viene rilevata entro l’anno, ma questa percentuale è in calo (-14,4%). Al contrario, aumentano le frodi scoperte dopo 1 o 2 anni (+78%) e quelle che emergono a distanza di 3 o 4 anni (+44,2%).
“I truffatori stanno affinando le loro tecniche, rendendo sempre più difficile individuare i loro colpi in tempi rapidi. Questo significa che molte frodi rimangono sommerse per anni, causando danni economici e psicologici importanti alle vittime”, spiega Capecchi.
Come difendersi?
In un contesto in cui i truffatori sembrano sempre un passo avanti, la prevenzione diventa fondamentale. Durante il periodo natalizio, con l’aumento degli acquisti online, i consumatori devono prestare particolare attenzione.
“Non smetteremo mai di ripetere quanto sia importante proteggere i propri dati personali e finanziari. Un clic distratto o una leggerezza possono aprire la porta a conseguenze gravi. È un impegno che dobbiamo prendere tutti, ogni giorno”, conclude Rubini.
La battaglia contro le frodi creditizie non è semplice, ma è una sfida che riguarda tutti: consumatori, banche e istituzioni. Solo unendo consapevolezza, tecnologia e prevenzione sarà possibile arginare un fenomeno che minaccia la fiducia nel sistema finanziario e la sicurezza economica di migliaia di persone.