UNRAE: "Mercato dei rimorchi in crescita a dicembre ma in perdita nel 2024 (-13,5%)"

- di: Redazione
 

I dati Unrae mostrano un calo rilevante del mercato di rimorchi e semirimorchi per il 2024, nonostante un ultimo mese positivo: nell'intero anno, il divanzo annuale sul 2023 è di circa 13,5 punti percentuali, con una perdita di volume di oltre 2.100 unità (a causa di un calo delle immatricolazione in 10 mesi su 12).
A dicembre, c'è stata una crescita del 5,5% (896.000 unità immatricolate contro 849.000).

UNRAE: "Mercato dei rimorchi in crescita a dicembre ma in perdita nel 2024 (-13,5%)"

Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, ha commentato: “Numeri alla mano, è evidente che il 2024 sia stato un anno negativo per il mercato dei trainati. Nel corso degli ultimi 12 mesi si sono registrate 13.453 immatricolazioni in un mercato che, solo due anni prima, aveva sfiorato le 17.000 unità. Date queste premesse, crediamo che il trend di flessione del mercato non si arresterà nel 2025 senza interventi mirati da parte del Governo. Innanzitutto, è importante sottolineare che il nostro settore è strettamente legato all’economia produttiva, che attualmente sta subendo un forte rallentamento che si riverbera sulla logistica e sul trasporto merci. A ciò si aggiungono le incertezze economiche e geopolitiche, che spingono le aziende a mantenere un approccio prudente negli investimenti, concentrandosi solo su quelli indispensabili. Infine, non vanno dimenticate le difficoltà che le imprese riscontrano nell’accesso al credito”.

Lo stesso Mascagni ha poi ribadito la necessità di misure urgenti per rilanciare il mercato e favorire l’innovazione tecnologica: “In primo luogo, chiediamo soluzioni concrete che impediscano la circolazione di veicoli trainati estremamente vetusti, perché agganciare semirimorchi con quasi vent’anni di età a trattori di ultima generazione è inefficiente e pericoloso. È poi essenziale attivare una politica di incentivi strutturata e programmata, con una dotazione di almeno 70 milioni di euro nei prossimi quattro anni, per supportare fattivamente le imprese nel rinnovo del parco circolante. Oggi, con appena 7,5 milioni di euro stanziati, troppe aziende restano escluse dai benefici: lo dimostra il tasso di prenotazione del 249,5% registrato nell’ultima finestra di incentivi. Infine, è fondamentale colmare la lacuna normativa che attualmente impedisce la circolazione in Italia degli Eurotrailer, veicoli più lunghi e tecnologicamente avanzati. Questi mezzi porterebbero vantaggi significativi, tra cui una riduzione delle emissioni, un minore congestionamento stradale, una distribuzione più efficiente dei carichi e una maggiore competitività per l’autotrasporto nazionale”.

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