Sammontana punta alla sostenibilità con un progetto B-Corp per tutto il gruppo

- di: Redazione
 

Unire crescita economica e sostenibilità: è questo l’ambizioso obiettivo di Sammontana, storica azienda italiana del gelato, che dopo la fusione con Forno d’Asolo si prepara a un futuro all’insegna dell’innovazione e della responsabilità sociale. «Tutte le aziende del nostro gruppo dovranno essere B-Corp», annuncia il presidente della holding, Leonardo Bagnoli, delineando un percorso che punta a unire etica e profitto.

Sammontana punta alla sostenibilità con un progetto B-Corp per tutto il gruppo

Dal 2016 l’azienda ha avviato un percorso di riduzione delle emissioni di CO2 e oggi la sfida è ancora più ampia: ogni nuova acquisizione dovrà rispettare i criteri di sostenibilità e impatto positivo su ambiente e comunità. Un esempio concreto è la nuova linea di produzione di Verona, che consente un risparmio annuo di 100 tonnellate di CO2 e una riduzione del 20% del consumo di acqua.

Ma Sammontana non si ferma qui. Il ceo Alessandro Angelon (nella foto) punta in alto: «Abbiamo creato un gruppo che supera i 900 milioni di euro di fatturato e ci avviciniamo al traguardo del miliardo». L’obiettivo a lungo termine è ambizioso: raddoppiare il fatturato in cinque anni e ampliare la presenza internazionale, con un focus su mercati strategici come Stati Uniti, Francia e Germania.

Nel mirino ci sono anche operazioni di crescita inorganica. «Negli Stati Uniti valuteremo acquisizioni locali per valorizzare il marchio e produrre in loco», spiega Angelon. Un’operazione supportata da Investindustrial, il fondo di private equity che ha già favorito oltre 20 acquisizioni negli USA negli ultimi tre anni.

Infine, la Borsa rimane una possibilità concreta. Seppur considerata una prospettiva di medio-lungo termine, la quotazione potrebbe arrivare entro il 2028-2029. «È prematuro parlarne ora, ma non lo escludiamo», conclude Bagnoli.

Un progetto di ampio respiro che mira a consolidare la leadership di Sammontana nel settore, mantenendo al centro l’equilibrio tra crescita economica e responsabilità sociale.

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