Fineco Bank

 

Utili e ricavi in crescita nel 2019. “Il miglior risultato di sempre”, ha commentato l’AD, Alessandro Foti


Il 2019 ha rappresentato per Fineco il miglior anno di sempre, non solo per i numeri iscritti a bilancio ma soprattutto per la capacità di assecondare il bisogno dei clienti di trasformare la propria liquidità in forme di risparmio più efficienti.
Il risultato è un utile netto totale che rispetto all’anno precedente è balzato del 19,5% a 288,4 milioni di euro, mantenendo la crescita a doppia cifra (+10%) anche per quanto riguarda l’utile netto rettificato per le voci non ricorrenti, a 268,8 milioni. Mentre aumentano del 4,7% i ricavi totali (657,8 milioni) e del 6,2% il risultato di gestione (408,2 milioni), il cost/income ratio ha registrato un calo al 37,9% (-0,9 punti percentuali). Il dividendo per gli azionisti è stato incrementato del 5,6% a 32 centesimi di euro per azione.
Confermata ancora una volta la forte solidità patrimoniale, con un Cet1 ratio consolidato al 18,12% e il Total capital ratio al 33,67%. L’ammontare dei crediti deteriorati è pari a soli 3,6 milioni (‘coverage ratio’ dell’85,92%) mentre i crediti deteriorati rispetto all’ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta appena allo 0,11%.
Cifre che confermano la validità del modello di business, unico nel suo genere, di FinecoBank, fatto di innovazione, trasparenza e semplicità. Un’eccellenza nella distribuzione innovativa di servizi finanziari che combina l’efficienza dei canali digitali con la professionalità di un grande network di Personal financial advisor.
E un modello che ha dimostrato di essere in grado di imporsi anche nella nuova cornice indipendente di FinecoBank, diventata ‘public company’ dopo l’uscita di Unicredit dalla compagine sociale.
In questo quadro non è marginale osservare come nel 2019 siano stati acquisiti 117mila 742 nuovi clienti, portando il totale a 1.357.833, in crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Se i numeri raccontano una storia italiana di successo, per Fineco è già pronta una nuova sfida verso orizzonti più ampi. L’obiettivo è il Regno Unito, dove il Gruppo guidato dall’Amministratore delegato e Direttore generale, Alessandro Foti, rilancia la propria offerta. La Banca ha infatti notificato alle autorità inglesi l’intenzione di aprire una branch commerciale, per poter così offrire gli Isa, i Sipp e pagamenti istantanei.
Per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico, invece, la nuova piattaforma punta a rafforzare ulteriormente la produttività della Banca, combinando il modello del cyborg-advisory con il Big Data Analytics. In questo modo verrà reso più semplice per i clienti il processo di trasformazione della liquidità verso il risparmio gestito, grazie anche al lancio di nuovi prodotti di investimento adatti anche ai profili più prudenti e a nuovi prodotti assicurativi.
Fineco ha impostato inoltre un profondo rinnovamento dei servizi di banking e di pagamento per migliorare ulteriormente la ‘customer experience’. Rinnovato in particolare il cruscotto per carte di credito e debito, pienamente digitalizzate, e la homepage conto e carte, sarà semplificato anche il processo per l’apertura del proprio conto.
Le novità si completano nel brokerage con la rimodulazione dell’offerta, il lancio di nuovi prodotti e l’allargamento dell’offerta Multicurrency. Nel settore degli investimenti prosegue l’impegno di Fineco Asset Management per rispondere con sempre maggiore rapidità ed efficacia alle esigenze della clientela, con il lancio di nuovi fondi protetti a capitale garantito. Al 31 dicembre scorso, FAM gestiva masse per 13,8 miliardi di euro, di cui 8,4 miliardi classi retail (+41,6% rispetto al 2018) e circa 5,4 miliardi relativi a classi istituzionali (+36,7% sul 2018).
A conferma dell’interesse della clientela nei confronti di forme di risparmio più efficienti, i solidi dati di raccolta mostrano che l’asset mix è sempre più orientato verso il risparmio gestito, con 3,3 miliardi di euro raccolti nel comparto. L’approccio da parte dei clienti è più cauto, orientandosi in particolare verso prodotti più conservativi come quelli a decumulo.
La forte fiducia nei confronti dei professionisti che compongono la Rete di consulenza Fineco è confermata dalla raccolta in ‘Guided products & services’, arrivata a 3,7 miliardi con una crescita del 35,5% sul 2018. E, dato ancora più significativo, l’incidenza dei ‘Guided products’ rispetto al totale gestito è salita a dicembre 2019 al 71% rispetto al 67% di dicembre 2018. L’aumento di questa percentuale mostra come, all’interno della vasta offerta messa a disposizione da Fineco, sia sempre più elevato il peso dei prodotti legati alla cyborg advisory.

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