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Finanziamento per Piazza Italia: Unicredit capofila del rilancio

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Finanziamento per Piazza Italia: Unicredit capofila del rilancio

Unicredit, in pool con Bnl-Bnp Paribas, Mps, Cdp, Mcc e Banco di Desio, guida la nuova fase di espansione e rilancio di Piazza Italia.
L’operazione, resa nota in un comunicato di Unicredit, dà il via a un nuovo polo del made in Italy, sostenuto da un finanziamento dedicato al family buy out di Alma Piazza Italia, con l’obiettivo di creare una filiera più sostenibile e internazionale.

Finanziamento per Piazza Italia: Unicredit capofila del rilancio

A seguito dell’operazione, Luigi Bernardo acquisisce il controllo dell’intero capitale del gruppo, consolidando la governance e imprimendo una nuova direzione strategica all’azienda.
Unicredit agisce come sole global coordinator, sole bookrunner e loan agent, con una quota complessiva del 43,5% del finanziamento.

I partner finanziari e i consulenti dell’operazione
Accanto a Unicredit, l’operazione vede coinvolti alcuni dei principali istituti italiani ed europei: Bnl-Bnp Paribas, Monte dei Paschi di Siena, Cassa Depositi e Prestiti, Mediocredito Centrale e Banco di Desio.
Il pool bancario rappresenta uno dei più significativi interventi a supporto del settore moda negli ultimi anni, con l’obiettivo di sostenere la crescita e la solidità finanziaria del gruppo.

Advisor legale delle banche è lo studio Gianni & Origoni, mentre il borrower è assistito da Studio Parrella & Associati e Studio Tesauro per la consulenza legale e fiscale.

L’operazione punta a consolidare la posizione di Piazza Italia nel mercato nazionale e a sostenere il percorso di espansione internazionale nei prossimi cinque anni.

Un piano industriale da 200 nuove aperture
Il nuovo piano industriale 2025-2030 prevede circa 200 nuove aperture tra Italia e mercati esteri, di cui metà dirette e metà in franchising.
Le aree di sviluppo strategico includono i Balcani, la Grecia, il Medio Oriente, il Sud America e il Nord Africa, con un focus sulla creazione di una rete distributiva flessibile e sostenibile.

Il piano si propone di coniugare crescita industriale, innovazione e sostenibilità sociale, con un impatto diretto sull’occupazione: oltre 1.000 nuove assunzioni sono previste entro il 2030 tra la sede centrale e la rete retail.

L’obiettivo è rafforzare il posizionamento di Piazza Italia come piattaforma integrata del fashion retail italiano, combinando prossimità, efficienza e digitalizzazione dei processi.

I risultati e le prospettive di crescita

Il gruppo si appresta a chiudere il miglior esercizio della sua storia nel 2025, con un volume d’affari complessivo – tra rete diretta e franchising – pari a 485 milioni di euro, ricavi netti per 350 milioni e un Ebitda di 50 milioni, corrispondente a un margine del 14,3%.

Numeri che testimoniano la solidità e la capacità del gruppo di mantenere una crescita costante, nonostante la complessità del contesto macroeconomico.
Secondo quanto indicato nel piano, la società intende rafforzare le proprie competenze digitali e logistiche, puntando a una supply chain più sostenibile e tecnologicamente integrata.

Nola hub strategico per il Sud e l’internazionalizzazione
La sede di Nola (Napoli) diventerà il nuovo hub strategico per le funzioni digital, retail operations, supply chain e sviluppo internazionale.
L’obiettivo è valorizzare il contributo del Mezzogiorno alla crescita del gruppo e dell’intero comparto moda italiano.

«Confermiamo il contributo del Sud alla crescita del gruppo e del settore moda», si legge nel comunicato, sottolineando come l’hub campano rappresenti un motore di innovazione e occupazione in un territorio chiave per la filiera produttiva del Paese.

L’accento posto sull’integrazione delle competenze digitali e logistiche riflette la volontà del gruppo di ottimizzare i processi operativi, migliorare l’efficienza della distribuzione e accelerare l’internazionalizzazione.

Il ruolo di Unicredit e del sistema bancario
Per Unicredit, che coordina l’operazione con una quota del 43,5% del finanziamento, l’intervento rappresenta un segnale di fiducia verso il sistema industriale italiano, in particolare verso le imprese che investono in innovazione e occupazione.

La banca guidata da Andrea Orcel conferma così il proprio ruolo di partner finanziario strategico per le aziende del made in Italy, accompagnandole nei processi di crescita sostenibile e di espansione globale.

Il progetto rientra nel più ampio impegno del gruppo nel sostenere filiere industriali ad alto potenziale, in linea con i criteri ESG e con le direttrici di sviluppo europee per la transizione verde e digitale.

Un polo del made in Italy proiettato all’estero

Con la nuova governance e il piano industriale 2025-2030, Piazza Italia punta a consolidarsi come nuovo polo del fashion retail italiano, orientato all’internazionalizzazione e all’inclusione di pratiche sostenibili lungo tutta la filiera.
Le nuove aperture nei mercati esteri avranno una funzione strategica per l’espansione del marchio e per la valorizzazione del design italiano nel mondo.

Il modello di business, fondato su integrazione verticale, efficienza logistica e capillarità distributiva, intende rafforzare la competitività dell’azienda sui principali mercati emergenti.

L’operazione segna così l’avvio di una nuova fase di crescita, che unisce capitale industriale e finanziario con l’obiettivo di creare valore nel lungo periodo per il sistema produttivo nazionale.

Prospettive
Il piano di Piazza Italia si inserisce in un contesto favorevole per il comparto moda, trainato da consumi in ripresa e investimenti nella sostenibilità.
La strategia di espansione, supportata dal sistema bancario, mira a costruire un modello di impresa moderno e competitivo, capace di affrontare le sfide della transizione digitale e ambientale.

Con l’acquisizione del controllo da parte di Luigi Bernardo e il sostegno di un pool di primarie banche italiane ed europee, il gruppo si prepara a una stagione di rilancio che potrebbe farne uno dei principali operatori del retail italiano a livello internazionale.

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