Dal mercato azionario ai patti di consultazione, la famiglia Gavio alleggerisce quote con tempismo sorprendente e impatto strategico.
Un quadro fluido e pieno di sorprese
Nei giorni scorsi si è scatenata una girandola di vendite sul titolo Mediobanca da parte della famiglia Gavio. Il 19 agosto Aurelia — la holding del gruppo — ha ceduto 25.000 azioni a 21,60 €, realizzando circa 540.000 €, mentre Beniamino Gavio ha fatto altrettanto, vendendo 25.000 azioni a 21,55 €, per un ricavo pari a circa 539.000 €. Un’altra frazione identica di titoli è stata ceduta al prezzo medio di 21,5637 €, per altri 539.000 €. L’ammontare complessivo si avvicina quindi al milione e mezzo di euro.
La cessione dilaga
Non si è trattato di un episodio isolato. Il 21 agosto Aurelia ha piazzato ulteriori 50.000 azioni a un prezzo medio ponderato di 21,01766 €, incassando oltre 1 milione di euro, in un contesto dominato dall’offerta pubblica di scambio (OPS) promossa da MPS.
Un taglio sistematico: patti e percentuali aggiornate
Secondo una comunicazione ufficiale trasmessa il 23 agosto, a seguito delle vendite del 19 agosto il Gruppo Gavio detiene ora 1.112.500 azioni Mediobanca (circa lo 0,14 % del capitale, di cui 837.500 tramite Aurelia e 275.000 attraverso Beniamino). Marcello Gavio, invece, ha completamente abbandonato la sua partecipazione e non fa più parte del patto di consultazione.
Strategia: vendere al momento giusto?
In effetti, l’azione non è frutto del caso. A metà agosto, in ben tre comunicazioni distinte, le cessioni avevano già coinvolto Beniamino Gavio (275.000 azioni), Marcello Gavio (25.000 azioni) e Aurelia (75.000 azioni), complessivamente per circa 7,97 milioni di euro. Si conferma inoltre che il 14 agosto Aurelia aveva venduto 75.000 azioni a 21,29 €, mentre Beniamino aveva ceduto 275.000 a 21,24 € e Marcello 25.000 a 21,26 €.
Approccio strategico e contesto più ampio
Le operazioni dei Gavio sembrano disegnate sul contesto dell’offerta lanciata da Monte dei Paschi di Siena. Vendendo quote significative mentre si avvicinava l’assemblea del 21 agosto, la famiglia ha alleggerito la propria esposizione in un momento critico. Gli azionisti di Mediobanca hanno respinto l’offerta di acquisizione di Banca Generali avanzata dal management — un altro segnale chiaro delle dinamiche in atto.
La traiettoria aggiornata del patto di consultazione
Stando all’ultimo aggiornamento disponibile, il patto di consultazione ha visto un’erosione significativa dei legami. Alle vendite del 19 agosto, hanno contribuito attivamente Aurelia, Beniamino e Marcello, riducendo la partecipazione complessiva del gruppo Gavio — che costituiva inizialmente circa lo 0,39 % del capitale, ma ora è all’1,85 % delle azioni del patto, pari allo 0,14 % del capitale aziendale.
Una manovra finanziaria coordinata e calibrata:
La strategia della famiglia Gavio nell’estate del 2025 rappresenta una manovra finanziaria coordinata e calibrata: vendite consistenti e ripetute, tempismo strategico in vista dell’OPS di MPS, e un ridimensionamento netto della posizione nel patto di consultazione di Mediobanca. Il quadro è chiaro: si allentano i legami, si realizzano plusvalenze sulla scia di un titolo vivace — il tutto mantenendo allo stesso tempo un’azione sotto traccia, che risuona con una visione più ampia del futuro del gruppo.