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Festa dei Nonni, il 2 ottobre: un giorno scelto per onorare i “custodi” della famiglia

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Festa dei Nonni, il 2 ottobre: un giorno scelto per onorare i “custodi” della famiglia

Ogni anno, il 2 ottobre, l’Italia celebra la Festa dei Nonni, una ricorrenza che non è solo un momento di affetto privato, ma anche un riconoscimento pubblico al ruolo sociale e familiare degli anziani. Istituita con la legge n. 159 del 31 luglio 2005, la giornata ha lo scopo di “celebrare l’importanza dei nonni nel sostegno e nella crescita delle nuove generazioni”.

Festa dei Nonni, il 2 ottobre: un giorno scelto per onorare i “custodi” della famiglia

La ricorrenza nasce dall’esigenza di dare visibilità a un contributo spesso silenzioso ma fondamentale: i nonni non sono soltanto figure affettive, ma un vero e proprio pilastro del welfare familiare, un supporto educativo, economico e quotidiano senza il quale molte famiglie avrebbero difficoltà a conciliare lavoro e cura dei figli.

Il legame con la tradizione religiosa: gli Angeli Custodi

La scelta del 2 ottobre non è casuale. Nel calendario liturgico cattolico, infatti, questa data è dedicata agli Angeli Custodi, figure che rappresentano protezione e guida.

Quando il Parlamento italiano decise di istituire la Festa dei Nonni, scelse di fissarla in questa giornata proprio per il valore simbolico: i nonni, come gli angeli custodi, vegliano sui nipoti, li accompagnano nella crescita e li proteggono. È un parallelismo che unisce dimensione religiosa e civile, offrendo un messaggio di gratitudine verso una generazione che spesso dedica tempo e risorse ai più piccoli.

Dagli Stati Uniti all’Italia: una celebrazione globale
La Festa dei Nonni non è un’esclusiva italiana. Il primo Paese a istituirla è stato gli Stati Uniti, nel 1978, su proposta di Marian McQuade, un’attivista che si batté per il riconoscimento del ruolo degli anziani. In America cade la prima domenica di settembre.
Molti altri Paesi hanno introdotto una giornata simile: in Francia, in Polonia, in Canada, in Australia. Ogni nazione ha scelto la data in base alla propria tradizione culturale o religiosa; l’Italia, fortemente legata al simbolismo cristiano, ha preferito il 2 ottobre.

Un contributo quotidiano al welfare familiare

La festa non è solo simbolica. Diversi studi e ricerche confermano il peso economico e sociale dell’aiuto dei nonni. Secondo i dati della Uil e di altre indagini nazionali, circa un terzo dei nonni italiani si occupa regolarmente dei nipoti, permettendo alle famiglie di risparmiare migliaia di euro ogni anno fra babysitter, doposcuola, pasti e attività extrascolastiche.

Si stima che il supporto gratuito offerto dai nonni comporti un beneficio economico complessivo di oltre 45 miliardi di euro l’anno per le famiglie italiane. È un dato che fa comprendere come la Festa dei Nonni non sia solo un’occasione celebrativa, ma anche un invito a riflettere sul ruolo insostituibile di queste figure nel sistema di welfare informale del Paese.

Un ponte tra generazioni
Oltre al valore economico, il contributo dei nonni ha una forte dimensione educativa e affettiva. Spesso sono loro a trasmettere ai più piccoli storie di famiglia, tradizioni, conoscenze pratiche e valori. In un’epoca in cui la mobilità lavorativa e i ritmi urbani rendono più difficile l’equilibrio fra vita professionale e familiare, la presenza dei nonni diventa una risorsa che tiene unite le generazioni.

Celebrare il 2 ottobre significa quindi non solo ringraziare chi si prende cura dei nipoti, ma anche riconoscere il loro ruolo di custodi della memoria e della continuità culturale.

Un giorno di gratitudine e consapevolezza
La Festa dei Nonni, con il suo legame con gli Angeli Custodi, offre ogni anno l’occasione per riaffermare il valore di chi, con discrezione, accompagna e sostiene figli e nipoti.
In una società che invecchia e che vede calare le nascite, rafforzare il dialogo tra generazioni diventa non solo un dovere morale, ma una necessità per il benessere collettivo.

Il 2 ottobre, dunque, non è soltanto un giorno per regalare un fiore o un messaggio affettuoso: è il momento per riconoscere pubblicamente il contributo silenzioso di milioni di nonni che, come veri e propri “angeli custodi”, sostengono le famiglie italiane.

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