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Femminicidi in Italia: una donna uccisa ogni tre giorni nel 2024

- di: Marta Giannoni
 
Femminicidi in Italia: una donna uccisa ogni tre giorni nel 2024
Il bilancio di un anno tragico
Il 2024 si chiude con un numero drammatico: 109 donne uccise, secondo i dati riportati da Adnkronos. Di queste, 95 sono state assassinate in ambito familiare o affettivo e 59 per mano di partner o ex partner. Una media che sottolinea la gravità del fenomeno: una vittima ogni tre giorni.

I casi più emblematici del 2024
1 gennaio, Rosa D’Ascenzo (71 anni): La prima vittima dell’anno è stata Rosa D’Ascenzo, spinta giù dalle scale dal marito Giulio Camilli, 73 anni, a Sant’Oreste. L’uomo aveva tentato di simulare un incidente domestico.
13 febbraio, Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato: A Cisterna di Latina, Christian Sodano, 27 anni, ha ucciso le due donne, madre e figlia, per colpire la sua ex fidanzata, figlia e sorella delle vittime.
16 marzo, Li Xuemei (37 anni): A Roma, la donna è stata accoltellata dal marito durante una lite familiare, mentre la figlia di 5 anni dormiva nella stanza accanto.
10 maggio, Francesca Deidda: La donna è scomparsa in Sardegna e il suo corpo è stato ritrovato mesi dopo, nascosto in un borsone. Il marito ha confessato il delitto solo a novembre.
29 luglio, Sharon Verzeni (33 anni): La giovane è stata accoltellata mentre passeggiava a Terno d’Isola. Il suo assassino ha ammesso di averla uccisa in un “raptus”.
19 dicembre, Emanuela Massicci (45 anni): L’ultima vittima registrata è stata soffocata dal marito nella loro abitazione ad Ascoli Piceno, davanti ai figli di 5 e 10 anni.

Un fenomeno che interroga la società
Questi femminicidi, sottolinea Adnkronos, raccontano una violenza che non accenna a diminuire. Ogni caso rappresenta una tragedia evitabile e chiama in causa non solo le istituzioni, ma tutta la società civile.

Un appello per il 2025
La fine del 2024 lascia un grido di allarme: “Prevenire è possibile, ma servono strumenti adeguati per proteggere le donne e punire chi le aggredisce”. I numeri non possono essere solo statistiche; sono vite spezzate che chiedono giustizia.

(Nella foto le scarpe rosse, simbolo della battaglia contro la violenza sulle donne)

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