Eurostat rivede al ribasso le stime del Pil dell'eurozona; l'Italia a -0,4%

- di: Redazione
 
Continuano ad arrivare notizie poco incoraggianti per l'economia italiana. Questa volta le ''ombre'' arrivano dall'Eurostat che ha rivisto al ribasso le stime del Pil del secondo trimestre dell'anno dei Paesi che hanno adottato l'euro, ma, purtroppo, anche delI'Italia. Una stima che rivede al ribasso quella ''fash'' della metà dello scorso mese. Se nell'eurozona si è passati dal +0,3% rispetto al primo trimestre a una più modesta crescita dello 0,1%, in Italia la previsione di un -0.3% è stata corretta in peggio allo  -0,4%.

Eurostat rivede al ribasso le stime del Pil dell'eurozona; l'Italia a -0,4%

Rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, nel periodo aprile-giugno del 2023 il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,5% nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'Unione europea, quando nel segmento gennaio-marco l'aumento era stato dell'1,1% in entrambe le zone. In termini di Pil, Stato per Stato, l'aumento più significativo, rispetto al trimestre precedente, è stato quello della Lituania (+2,9%). E, di seguito, Slovenia (+1,4%) e Grecia (+1,3%). Di contro, le contrazioni del Pil più evidenti sono state quelle in Polonia (-2,2%), Svezia (-0,8%) e Austria (-0,7%), seguite da Italia e Cipro, entrambe a -0,4%.

Il dato degli occupati è stato in lieve aumento. Rispetto alla stima flash di agosto, Eurostat conferma che la Germania è ferma (con una crescita a zero) dopo due trimestri in calo. Confermato anche il dato di Francia (+0,5%) e Spagna (+0,4%). Spicca tra la revisione al ribasso del dato dell'Irlanda (passa da +3,3% della stima flash a +0,5%). Crescono di più nell'Ue Lituania (+2,9%), Slovenia (+1,4%), Grecia (+1,3%), Croazia e Malta (+1,1%). A mettere in crisi la nostra economia, con un effetto domino che si è fatto sentire soprattutto in primavera, è la fase di stagnazione in cui si trova la Germania, partner strategico Da aprile a giugno,  il numero di persone che lavorano è aumentato dello 0,2% nell'Eurozona e dello 0,1% nell'Ue rispetto ai tre mesi precedenti. Nel primo trimestre del 2023, l'occupazione era aumentata dello 0,5% nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'Ue.
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