Euronext ha ottenuto il via libera definitivo dalle autorità di vigilanza per l’offerta pubblica di scambio (Opas) lanciata lo scorso 31 luglio sulla Borsa di Atene (Athex). L’operazione prevede un rapporto di scambio di una nuova azione Euronext per ogni 20 azioni Athex, in linea con quanto stabilito dalla Legge greca 3461/2006 che disciplina le offerte pubbliche di acquisto volontarie.
Euronext, via libera all’Opas su Athex: scambio di 1 a 20, adesioni fino al 17 ottobre
Il periodo di adesione è partito oggi, 6 ottobre, e si chiuderà il 17 ottobre, mentre i risultati ufficiali verranno comunicati il 19 ottobre. L’operazione punta all’acquisizione di tutte le azioni ordinarie registrate di Athex, aprendo la strada a un’integrazione piena della piazza greca all’interno del circuito paneuropeo di Euronext.
Una strategia di consolidamento paneuropeo
Con questa mossa, il gruppo che già controlla le piazze di Parigi, Milano, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Dublino e Oslo conferma la propria strategia di rafforzamento della leadership in Europa.
L’integrazione di Athex consentirà al mercato greco di unirsi a una rete che conta oltre 1.800 società quotate con una capitalizzazione complessiva di circa 6.000 miliardi di euro, rafforzando la connettività con gli investitori globali e garantendo un accesso più semplice ai capitali internazionali.
Per Euronext, l’operazione rappresenta non solo un’espansione geografica ma anche un passo importante nella creazione di un’infrastruttura finanziaria integrata, elemento chiave per attrarre nuove Ipo e sostenere lo sviluppo delle imprese nei Paesi membri.
La fiducia nell’economia greca
Nel comunicato diffuso dal gruppo, Euronext ha sottolineato che l’interesse per Athex riflette la fiducia nella ripresa dell’economia greca, che negli ultimi anni ha mostrato segnali di stabilizzazione macroeconomica, con un Pil in crescita e un debito pubblico in calo.
L’ingresso nella rete Euronext dovrebbe favorire un miglioramento della liquidità del mercato, riducendo i costi di accesso al capitale e incrementando la competitività del listino di Atene, tradizionalmente più piccolo e meno liquido rispetto agli altri hub europei.
Vantaggi per imprese e investitori
Per gli operatori greci l’operazione rappresenta un’opportunità strategica: le aziende potranno sfruttare tecnologie di trading di nuova generazione, infrastrutture di compensazione e regolamento comuni e un marchio di forte richiamo per i fondi internazionali.
Gli analisti sottolineano come la maggiore visibilità internazionale possa incentivare nuove quotazioni, in particolare da parte delle Pmi e delle società innovative, rafforzando il tessuto economico locale e la sua connessione con il mercato dei capitali europeo.
Inoltre, l’appartenenza a un gruppo paneuropeo ridurrà la dipendenza da fonti di finanziamento domestiche, storicamente limitate, ampliando le prospettive di raccolta per le imprese greche.
Un passo verso la Capital Markets Union
L’acquisizione di Athex si inserisce nel percorso di costruzione di un mercato unico dei capitali nell’Unione Europea. L’obiettivo è semplificare le procedure di raccolta, aumentare la liquidità e garantire condizioni competitive per le società quotate, contribuendo a ridurre il divario con i grandi mercati finanziari statunitensi e asiatici.
Secondo diversi osservatori, la mossa di Euronext conferma la capacità del gruppo di fungere da piattaforma integrata per il continente, favorendo la mobilità dei capitali e rendendo più efficiente la catena di finanziamento.
Le prospettive e le incognite
Resta da verificare l’esito della fase di adesione: la riuscita dell’Opas dipenderà dal livello di partecipazione degli azionisti di Athex e dal grado di fiducia nel progetto di integrazione.
Gli esperti segnalano che il rapporto di scambio è competitivo ma non privo di rischi, poiché le sinergie dipenderanno dalla rapidità con cui sarà completata l’integrazione delle piattaforme e delle normative.
Se l’operazione andrà a buon fine, Euronext potrà rafforzare la propria posizione di leader europeo e consolidare il proprio modello industriale basato su tecnologie condivise e su un accesso più ampio ai mercati.