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Bolivia, Paz vince il ballottaggio e promette “capitalismo per tutti”

- di: Jole Rosati
 
Bolivia, Paz vince il ballottaggio e promette “capitalismo per tutti”
Bolivia, Paz vince il ballottaggio e promette “capitalismo per tutti”
Il senatore centrista batte Quiroga con il 54,5%. Priorità: ristabilire i rapporti con gli Usa, alleggerire i sussidi ai carburanti, sostenere Pmi e lavoro. Sfida massima: inflazione e riserve in calo.

Il verdetto è arrivato nella notte italiana del 20 ottobre 2025: Rodrigo Paz sarà il prossimo presidente della Bolivia. Con oltre il 54% dei voti scrutinati e una tendenza ritenuta irreversibile dal vertice elettorale, il senatore centrista ha superato l’ex capo di Stato Jorge “Tuto” Quiroga, segnando una svolta dopo quasi vent’anni di egemonia masista.

Al di là dei numeri, il voto fotografa un Paese stremato da inflazione a doppia cifra, carenza di carburanti e dollari, riserve in discesa e export di gas ridimensionato. In campagna, Paz ha promesso una rotta definita “capitalismo popolare”: sostegno all’iniziativa privata senza smantellare le reti sociali costruite negli anni.

Prime mosse: energia, Pmi, conti pubblici

In agenda: incentivi fiscali e credito agevolato alle Pmi, chiusura delle imprese pubbliche in perdita, tagli graduali ai sussidi ai carburanti per ripristinare l’offerta, insieme a un piano per riaprire canali finanziari internazionali.

“Sosterremo chi produce ricchezza e difenderemo chi è più fragile”, ha ribadito il presidente eletto, atteso all’insediamento l’8 novembre. Obiettivo politico immediato: ricucire i rapporti con Washington e sfruttare la piena adesione al Mercosur per rilanciare commercio e investimenti regionali. “La Bolivia tornerà ad avere una voce credibile nel mondo”, ha aggiunto.

Inflazione, carburanti e dollari: il banco di prova

Nel 2025 il Paese ha fatto i conti con impennate dei prezzi e razionamenti di diesel e benzina: file ai distributori, agricoltura in difficoltà nella regione di Santa Cruz e logistica in affanno. La banca centrale ha registrato una corsa alle cripto come copertura contro il deprezzamento del boliviano, mentre la compagnia statale YPFB ha valutato pagamenti in asset digitali per importare combustibili.

Parlamento senza maggioranza e riforme “a geometria variabile”

Paz non dispone di una maggioranza solida: serviranno accordi trasversali per riformare idrocarburi, miniere e norme pro-impresa senza intaccare i programmi sociali. Quiroga, che ha invocato “cambiamenti radicali” con più privatizzazioni, guiderà un’opposizione decisa su ordine pubblico, coca e giustizia.

Mercosur e relazioni estere: leva per investimenti e litio

La piena appartenenza al Mercosur è una carta per riattivare catene di fornitura e attrarre capitali nel litio. “La cooperazione regionale non è un optional: è la spina dorsale della nostra crescita”, sottolineano nel team economico, indicando accordi bilaterali con Brasile e Argentina su energia e trasporti.

Le prime cento ore

Attesi un decreto energia per normalizzare i rifornimenti, un pacchetto Pmi (credito, garanzie, incentivi a investimenti produttivi) e un disegno di legge di responsabilità fiscale che leghi i sussidi a obiettivi misurabili con tutele per i più vulnerabili. Possibili contatti tecnici con istituzioni multilaterali per cooperazione su trasparenza, statistiche e programmi mirati.

Outlook: rotta riformista nei toni, realista nei conti, più aperta nelle relazioni. Il giudizio finale dipenderà da tempi e risultati.

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