Si resta in Italia, si spende di più e si parte prima: Sardegna regina delle vacanze lunghe, la Puglia insidia tutti. Ma il turismo ha fame di lavoratori.
Il turismo italiano rialza la testa
Dopo stagioni incerte, rincari e inverni disillusi, l’estate 2025 segna il ritorno in grande stile del turismo made in Italy. Secondo l’Osservatorio Turismo Confcommercio-SWG, saranno ben 30,5 milioni gli italiani che si concederanno almeno una vacanza tra giugno e settembre, un milione e mezzo in più rispetto allo stesso periodo del 2024. La spesa complessiva toccherà quota 35 miliardi di euro, un motore economico che torna a girare a pieno regime.
A sorprendere è luglio, che registra l’incremento più alto per le vacanze lunghe: +800 mila partenze. Agosto resta il mese prediletto, ma le famiglie sembrano preferire un’estate spezzata in due: due viaggi medi a testa, tra short break e settimane intere.
“Una grande occasione per il Paese”
“L’aumento dei turisti italiani e la crescita di luglio sono nuove opportunità per il settore”, commenta Manfred Pinzger, vicepresidente Confcommercio per le Politiche Attrattività e Turismo. “Servono però investimenti nella riqualificazione dell’offerta e un piano serio per l’housing dei lavoratori stagionali. Senza questi interventi, rischiamo di vanificare un potenziale di crescita concreto”.
Mare batte tutto. Ma crescono i borghi
Il mare resta il simbolo indiscusso dell’estate italiana, con il 24% delle preferenze. Ma crescono anche città d’arte, borghi e montagna, tutti intorno al 10-12%. Più indietro la campagna, ferma al 6%.
Tra le mete più amate per soggiorni lunghi, spiccano Puglia e Trentino-Alto Adige. A stupire è il ritorno della Sardegna, che dopo anni in sordina conquista di nuovo il podio per le vacanze di almeno 7 notti.
Il rebus delle strutture ricettive
L’hotel resta la scelta più diffusa (21%), seguito da B&B (17%), case in affitto breve (13%) e seconda casa (14%). Più distanziati agriturismi, campeggi, villaggi e resort.
Il tema degli affitti brevi resta centrale, specie nei centri storici. A Roma e Firenze, oltre un terzo degli immobili destinati al turismo è concentrato in soli due quartieri.
Quanto si spende davvero?
Il budget medio stimato per il quadrimestre è di 1.170 euro a persona. Ma ci sono forti variazioni mese per mese:
- Giugno: 650 euro
- Luglio: 820 euro
- Agosto: 930 euro
- Settembre: 750 euro
L’inflazione, pur rallentata, incide ancora. Per una famiglia di quattro persone, la spesa media per una settimana al mare è aumentata del 6,8% rispetto al 2024, soprattutto per ristorazione e trasporti.
L’estero non sfonda, ma resiste
Solo il 9% degli italiani sceglierà esclusivamente mete straniere. Le più gettonate:
- Spagna: Baleari e Andalusia
- Grecia: soprattutto le Cicladi
- Francia: Provenza e Costa Azzurra
Più indietro Portogallo e Austria, quest’ultima in crescita per l’offerta montana sostenibile.
Senza stagionali il sistema scricchiola
Sotto il boom estivo si nasconde un problema strutturale: la carenza cronica di personale stagionale. Oltre il 25% delle posizioni resta vacante. Manca personale in hotel, ristoranti, bar, stabilimenti balneari. I salari non sempre convincono e mancano politiche abitative adeguate.
Uno studio recente lo definisce “l’imbuto del turismo italiano”: troppa domanda, poca forza lavoro, qualità dell’offerta compromessa. Così, mentre gli italiani tornano a viaggiare, chi dovrebbe accoglierli è in difficoltà.
Conclusione: l’estate della svolta o dell’occasione persa?
L’estate 2025 segna una svolta psicologica e sociale: il ritorno alla voglia di evasione, la fiducia nel presente, la normalità del partire. Ma rischia di restare un’occasione persa se il sistema non si adegua. Dai trasporti alla formazione, dal lavoro stagionale al turismo accessibile, l’Italia ha bisogno di una visione.
Lo ha detto anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, intervenendo al convegno “Turismo e crescita”: “Il turismo non è solo tempo libero, è economia reale. Serve un piano strutturale. Non possiamo affidarci solo al sole e al mare”.
E quest’estate, che ha il sapore della rinascita, ce lo ricorda con forza.