Fallito l'esperimento di El Salvador di avere il bitcoin come valuta legale

- di: Daniele Minuti
 
L'esperimento di El Salvador per rendere il bitcoin valuta legale sembra essersi risolto in un fallimento, complici l'incertezza dei mercati internazionali, la guerra in Ucraina, le tensioni legate all'ondata inflazionistica e l'aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Uno scenario che ha portato al crollo di oltre il 50% dai suoi massimi storici della della criptovaluta più popolare al mondo. Quindi sono crollati anche i titoli del governo di El Salvador, che sono scambiati al 40% del loro valore originale, riflettendo i dubbi da parte degli investitori sul fatto che il Paese centroamericano possa far fronte al prossimo pagamento del suo debito.

El Salvador: fallito l'esperimento dell'adozione del bitcoin

Già lo scorso anno le agenzie di rating avevano lanciato un forte allarme sulla volatilità della criptovaluta che avrebbe potuto avere un impatto sulle già fragili finanze pubbliche del Paese.
Ma il presidente Nayib Bukele ha proseguito nella sua strategia facendo, nello scorso settembre, di El Salvador il primo Paese ad avere il bitcoin come valuta legale attuale, alla pari del dollaro USA. Un annuncio cui è seguita una decisione concreta, con la conversione, decisa da Bukele, in bitcoin di circa 25 milioni di dollari di riserve nazionali.
La difficile situazione del Paese, dove il bitcoin ha avuto una scarsa adozione da parte della popolazione, ha spinto il Fondo Monetario Internazionale, che potrebbe fornire un finanziamento di sostegno al governo Bukele per far fronte a gennaio al suo prossimo pagamento del debito estero (di 800 milioni di dollari), a esortare San Salvador a eliminare la criptomoneta come valuta legale, dal momento che espone le finanze pubbliche agli alti e bassi dell'asset digitale nel mercato globale.

Le condizioni oggettive di difficoltà - tra le forti oscillazioni del mercato e l'indebolimento delle istituzioni di El Salvador - sono costati al Paese il suo rating di credito, utilizzato dal mercato per definire il rischio di insolvenza del debito. Un rating basso si traduce in interessi più elevati che il governo deve pagare ai creditori. Anche un rating considerato “spazzatura”, come nel caso di El Salvador, impedisce al Paese di accedere ai mercati globali per emettere più debito.

Fitch prevede che il debito raggiungerà l'86,9% del prodotto interno lordo (PIL) quest'anno "sollevando preoccupazioni sulla sostenibilità del debito a medio termine". Poi, per l'agenzia, ''l'indebolimento delle istituzioni e la concentrazione del potere nella presidenza hanno aumentato l'imprevedibilità delle politiche e l'adozione del bitcoin come moneta legale ha aggiunto incertezza sul potenziale di un programma del FMI che sbloccherebbe i finanziamenti per il 2022-2023". Quasi eguali le previsioni di Moody's, secondo cui il debito sovrano continuerà ad affrontare pressioni di finanziamento che comprometterebbero la sua capacità di adempiere integralmente ai propri impegni.
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