La pandemia non frena il Parmigiano: salgono le vendite nel 2020

 
Sono dati molto positivi quelli relativi al Parmigiano Reggiano alla fine del primo semestre di questo 2020 nonostante il fortissimo shock causato in tutto il mondo dalla pandemia da Coronavirus, stando a un report compiuto dal Consorzio e dal Centro Ricerche Produzioni Animali.

I numeri svelati dall'analisi mostrano come questi sei mesi siano stati estremamente incoraggianti, superando persino le forti incertezze che hanno scosso i mercati internazionali per via dell'emergenza sanitaria. Il report registra infatti una crescita complessiva delle vendite in Italia pari al 6,1% (più di 2.000 tonnellate in più rispetto al secondo semestre del 2019) mentre l'export nel resto del mondo è salito addirittura dell'11,9% con 27.000 tonnellate dei prodotti che sono state acquistate all'estero.

Fuori dai confini italiani è la Germania il primo mercato per il Parmigiano Reggiano rappresentando quasi il 20% dell'esportazione totale, con la Francia subito dietro. Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada seguono rispettivamente con il 18,2%, con il 13,5% e con il 5%.

Gli incrementi più alti arrivano dall'Europa che come continente sale del 12,5%: Paesi Bassi e Belgio salgono a livelli importantissimi (31,6% e 31,3%) con Germania e Regno Unito che salgono di circa il 16%. Stando al rapporto, il formato più acquistato fuori dai nostri confini sono quelli del prodotto porzionato o grattugiato, con le forme intere che calano di circa il 6%.

Grande soddisfazione da parte di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio: "Nonostante la crisi e l'incertezza, il mercato ci premia ancora dimostrando che un brand forte e posizionato verso il consumatore potesse arginare gli impatti della pandemia. Ora c'è bisogno di collaborazione per tutelare il prodotto verso un autunno molto rischioso. I dati di vendita sono ottimi ma soffre anche per il calo dei prezzi dovuto all'aumento dell'offerta. Questo causerà una riduzione della remuneratività per le aziende produttrici ma stiamo lavorando per rispondere. Innanzitutto acquisteremo fino a 320.000 forme di Parmigiano dai nostri caseifici per riequilibrare il mercato, stagioneranno e saranno poi rimesse sul mercato quando ci saranno condizioni più favorevoli".
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