Il monito del Fmi è perentorio: a fine decennio i conti pubblici globali toccheranno livelli record dal dopoguerra. Italia oltre i 3.082 miliardi: cosa fare adesso — non domani.
(Foto: Georgieva Kristalina, Direttrice generale del FMI).
La curva che sale, senza più alibi
Il debito pubblico globale è diretto verso (e oltre) il 100% del Pil entro il 2029, un picco paragonabile al dopoguerra. L’allerta del Fondo non è retorica: tassi elevati, bisogni strategici (difesa, clima, demografia, tecnologie) e disavanzi persistenti stanno logorando i bilanci. “Servono decisioni precoci per proteggere la stabilità”, la sintesi del messaggio.
Le economie avanzate non sono immuni
Usa, Giappone, Regno Unito, Francia, Canada e Cina viaggiano sopra o in rotta verso la soglia del 100%. Negli Stati Uniti la traiettoria indica oltre il 140% del Pil a fine decennio; senza una correzione credibile, l’aggiustamento futuro sarà più doloroso.
Il caso Italia: numeri freddi, pressione calda
Ad agosto il debito italiano ha toccato 3.082,2 miliardi, con un aumento mensile di 25,4 miliardi. La vita media resta intorno a otto anni, ma il rapporto debito/Pil è proiettato nell’area 136–137% nel 2027 con un calo solo graduale successivo. Traduzione: margini di manovra stretti e bisogno di scelte mirate su entrate e spesa.
Dazi e saldi: il mito che non torna
I dazi generalizzati promettono incassi, ma alzano i prezzi per famiglie e imprese e non garantiscono un miglioramento stabile dei saldi se accompagnati da tagli d’imposta. La lezione: contano struttura del bilancio e qualità delle politiche, non i soli introiti doganali.
La terapia: crescere meglio, spendere meglio
Correzione graduale e credibile dei disavanzi; spesa più efficiente con revisione dei programmi; priorità a capitale umano e infrastrutture; taglio dell’improduttivo. “Disciplina oggi per crescita domani” non è uno slogan, ma un criterio operativo.
Cosa significa per l’Italia, adesso
Proteggere gli investimenti ad alto moltiplicatore (digitale, reti, scuola) ricalibrando spesa corrente; accelerare l’attuazione del Pnrr con progetti cantierabili e misurabili; stabilizzare il quadro fiscale su un sentiero trasparente; fare pulizia nelle agevolazioni e nelle aree d’ombra del perimetro pubblico.
La sentenza del mercato
Con debiti elevati e tassi non più “zero”, la fiducia diventa la vera moneta. Un percorso prevedibile sui conti pubblici riduce il premio per il rischio, allunga gli orizzonti degli investitori e abbassa il costo del capitale per imprese e famiglie. La scelta è qui e ora.