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Debito Pa, Bankitalia: ad agosto in crescita a 3.082,2 miliardi

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Debito Pa, Bankitalia: ad agosto in crescita a 3.082,2 miliardi

Il debito delle Amministrazioni pubbliche italiane è tornato a crescere nel mese di agosto, attestandosi a 3.082,2 miliardi di euro, con un incremento di 25,4 miliardi rispetto a luglio.
Lo comunica la Banca d’Italia nella pubblicazione statistica mensile “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”, diffusa questa mattina.

Debito Pa, Bankitalia: ad agosto in crescita a 3.082,2 miliardi

Secondo Bankitalia, “l’incremento è dovuto all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (25,3 miliardi, a 72,1) e all’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,7 miliardi), solo in minima parte compensati dall’avanzo di cassa (0,6 miliardi)”.

Le componenti della crescita

Il dato di agosto riflette quindi principalmente il rafforzamento della liquidità del Tesoro, che ha portato le disponibilità complessive a 72,1 miliardi di euro, un livello elevato rispetto alla media dell’ultimo anno.
L’aumento dei tassi di interesse e la rivalutazione dei titoli legati all’inflazione hanno contribuito marginalmente alla crescita del debito, con un impatto netto di circa 0,7 miliardi, mentre il leggero avanzo di cassa ha contenuto solo in parte l’incremento.

La ripartizione per sottosettori

Nel dettaglio, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 25,6 miliardi, a fronte di una diminuzione di circa 0,2 miliardi per le Amministrazioni locali.
Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece “sostanzialmente stabile”, confermando una dinamica ormai consolidata negli ultimi mesi.

La vita media residua del debito pubblico – parametro che misura la durata temporale media dei titoli in circolazione – è rimasta immutata a 7,9 anni, lo stesso valore registrato nel mese precedente.

La composizione del debito e gli investitori

Prosegue intanto il lieve ridimensionamento della quota di debito pubblico detenuta dalla Banca d’Italia, che scende al 19,2%, rispetto al 19,5% di luglio.
Il calo riflette il graduale processo di disimpegno della banca centrale dal programma di acquisti netti di titoli di Stato, in linea con l’orientamento di normalizzazione della politica monetaria dell’Eurosistema.

Per quanto riguarda gli altri detentori, Bankitalia ricorda che a luglio – ultimo mese per cui il dato è disponibile – la quota detenuta dai non residenti è lievemente diminuita, passando dal 33,4% al 33,3%, mentre è aumentata quella degli altri residenti“principalmente famiglie e imprese non finanziarie”, salita al 14,3% dal 14,1% del mese precedente.

Il contesto finanziario

La crescita del debito ad agosto avviene in un quadro di stabilità dei rendimenti e di progressiva riduzione dello spread Btp-Bund, tornato sotto quota 80 punti base nelle ultime settimane.
Gli analisti evidenziano che l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro riflette una gestione prudenziale della cassa, in vista delle scadenze autunnali e dei maggiori rimborsi previsti tra settembre e novembre.

Il livello di 3.082,2 miliardi rappresenta un nuovo massimo storico nominale, ma in rapporto al Pil il debito resta su una traiettoria sostanzialmente stabile, attorno al 137%, in linea con gli obiettivi indicati nel Documento programmatico di bilancio.

Debito, struttura e sostenibilità

La stabilità della vita media residua a 7,9 anni segnala una gestione prudente del portafoglio titoli da parte del Tesoro, che continua a privilegiare emissioni a medio-lungo termine per contenere il rischio di rifinanziamento.
La moderata riduzione della quota di titoli in mano alla Banca d’Italia, insieme alla crescita di quella detenuta da investitori privati residenti, suggerisce un graduale riequilibrio nella composizione della domanda di debito.

In prospettiva, l’evoluzione del debito sarà influenzata dall’andamento del fabbisogno pubblico e dalle condizioni di mercato nei prossimi mesi, in particolare dal ritmo di riduzione dei tassi di interesse nell’area euro e dal profilo dei collocamenti del Tesoro nel quarto trimestre.

Il quadro complessivo

In sintesi, i dati di agosto confermano che:

Il debito pubblico sale a 3.082,2 miliardi (+25,4 miliardi su luglio);

Le disponibilità liquide del Tesoro crescono a 72,1 miliardi (+25,3 miliardi);

La vita media residua resta stabile a 7,9 anni;

La quota in mano alla Banca d’Italia scende al 19,2%;

La quota dei non residenti si attesta al 33,3%, in lieve calo;

Quella degli altri residenti sale al 14,3%.

Un quadro che fotografa un debito in crescita nominale ma sotto controllo strutturale, in un contesto di rendimenti in calo e di riposizionamento degli investitori tra istituzioni, famiglie e imprese.

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