Credem-Università Cattolica per Opinion Leader 4 Future: Giovani e fake news, più consapevolezza sull'importanza delle fonti

- di: Daniele Minuti
 
È stata presentata un'analisi nell'ambito del progetto Opinion Leader 4 Future, portato avanti dal Gruppo Credem e dall'Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell'Università Cattolica, che ha studiato le abitudini informative di giovani fra 11 e 25 anni.

La ricerca è stata esposta nell'evento "Come costruire insieme la nuova normalità. Media e comunicazione al servizio della ripresa", istituito per discutere dell'importanza di una comunicazione che sia contributiva e sostenibile, una necessità in un periodo di disorientamento informativo come quello attuale.

L'incontro è stato tenuto in diretta streaming con l'intervento del presidente Credem, Lucio Iginio Zanon di Valgiurata (nella foto) che ha di fatto dato il via al lavoro del nuovo Advisory Board composto da sei membri, la cui istituzione è stata annunciata la scorsa settimana.

Credem-Cattolica per Opinin Leader 4 Future presentano uno studio del rapporto fra informazione e giovani

Focus sull'informazione dei più giovani, con i dati di ricerca raccolti dagli istituti di ricerca Tips Ricerche e Bilendi, in quanto campione che si relaziona con più fonti e più indicativo per capire gli scenari futuri: "A fronte di uno scenario informativo sempre più complesso" - spiega lo studio - "aumenta l’importanza della figura dei leader di opinione, che svolgono principalmente ruolo di mediatori, soggetti che monitorano lo scenario mediale decidendo quali notizie fare entrare nella propria comunità di riferimento per rendere il flusso informativo più facilmente comprensibile, offrendo anche funzione di sintesi, contestualizzazione ed interpretazione. Al riguardo, il 49% degli intervistati dichiara di poter citare almeno un soggetto specifico ritenuto un punto di riferimento".

L'alto numero di fonti permette un aggiornamento in tempo reale sulle notizie ma anche un'abbondanza informativa che sfocia nel fenomeno delle fake news: le fonti istituzionali sono state considerate affidabili dal 46,5% dei ragazzi oltre i 20 anni, mentre cresce l'importanza del fact-checking (il 58% dei 15-19 anni e il 53% dei 20-25 anni dichiara di considerare vera una notizia solo quando la riscontra su più fonti dopo un processo di triangolazione tra social, motori di ricerca, sito istituzionale e reti sociali di riferimento) .

Infine grande peso per le micro-reti di riferimento in cui vengono commentate le notizie: l'81% del campione cita amici o familiari come "spalle" per meglio comprendere le informazioni, anche tramite condivisione di chat private.


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