Confrestauro ha preso parte, lo scorso 16 settembre, all’evento intitolato "La maestria del restauro italiano: un quadro in movimento, mercati, ricerca, formazione, sostenibilità, diplomazia culturale", organizzato da Banca Ifis, con la cura scientifica di Cesare Biasini Selvaggi, presso Villa Fürstenberg a Mestre nell’ambito delle giornate studio in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Confrestauro partecipa alla giornata-studio dedicata al restauro italiano organizzata da Banca Ifis
Iniziativa che mira a promuovere il dibattito intorno al tema del restauro come strumento di diplomazia culturale per raccontare l’eccellenza del saper fare italiano nel mondo.
Fra i relatori anche l'architetto Tommaso Tommasi, Responsabile Relazioni Istituzionali di Confrestauro, che ha sottolineato: “Il restauro è un’eccellenza del made in Italy. La nostra Associazione si impegna per rendere questo lavoro sempre più conosciuto e appassionante anche all’estero, così da creare una rete internazionale atta a valorizzare il patrimonio urbanistico e storico. Ne sono esempio le circa 40 scuole che lavorano in tutto il mondo e formano personale altamente qualificato.”
In occasione dell’evento, è stato presentato il Market Watch “Le imprese italiane del restauro: profilo e trend”, sviluppato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, secondo il quale il comparto italiano del restauro produce un fatturato di quasi 3 miliardi di euro l’anno, grazie soprattutto alla forte domanda internazionale che riconosce l’elevato livello di specializzazione e professionalità delle aziende nazionali del settore.
Il comparto italiano del restauro raccoglie 574 imprese, concentrate prevalentemente tra Veneto, Lazio e Lombardia, che producono complessivamente un fatturato cumulato pari a 2,8 miliardi di euro, in crescita del 33% rispetto allo scorso anno e con un CAGR triennale in aumento del +20%. La crescita produttiva è accompagnata da quella dimensionale: gli addetti impegnati nel settore sono saliti a 10.476, in aumento dagli 8.541 di fine 2020.
Lo sviluppo del comparto italiano del restauro è trainato in particolar modo dalla forte accelerazione della domanda di consulenza proveniente dal mercato internazionale negli ultimi cinque anni. Il riconoscimento estero delle peculiarità dell’Italia sul fronte della conservazione dei beni artistici e culturali ha dato vita ad un accrescimento degli investimenti delle imprese del settore pari ad una media del 10% annuo.