Confindustria, Bonomi: "Sono molto preoccupato per la sostenibilità sociale"

- di: Daniele Minuti
 
Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha parlato nel suo intervento durante il Sustainable Economy Forum organizzato in collaborazione con la Fondazione San Patrignano, rivelando le sue più grandi ansie per il futuro prossimo del paese.

"Il lato della sostenibilità che più mi preoccupa" - ha detto Bonomi - "è quello della sostenibilità sociale: l'Italia è prigioniera da 25 anni di una visione che ha portato ogni crisi esogena a farci perdere punti di Pil più rapidamente dei nostri partner, a una produttività stagnante e a un reddito pro capite regredito. Il conto lo pagano giovani, donne, famiglie con minor reddito".

Bonomi ha dichiarato: "Sono ottimista su come l'Italia affronterà il potenziamento degli obiettivi della maggior sostenibilità ambientale affidati dall'Europa, stesso discorso per la transizione digitale ma queste sfide hanno bisogno di una cornice chiara da parte dello Stato con giusti incentivi ai privati oltre che interventi diretti: Confindustria da agosto promuove discorsi per stendere il piano nazionale di ripresa e resilienza, cosa non avvenuta. Fra tre settimane capiremo come il Governo propone di recuperare il tempo perduto, imprese e capitali ci sono ma vogliono sapere di più".

Il prezzo della pandemia non riguarda solo le vittime: "Oltre ai morti, è spaventoso che l'Italia ci avesse messo 6 anni per portare 850.000 occupati in più e poi li ha persi solo nel 2020 nonostante il blocco dei licenziamenti: vorremmo che la sostenibilità sociale compromessa in Italia, la bassa partecipazione al mercato del lavoro, l'integrazioni di donne, famiglie e giovani fossero priorità da affrontare come l'emergenza del Covid, ma putroppo non è così".

In ultimo Bonomi ha parlato di una possibile revisione dell'Irpef: "Le fratture sociali richiedono una revisione dell'intervento statale e di alcuni pilastri della nostra comunità, serve alzare l'occupabilità dei giovani con un nuovo ammortizzatore sociale universale e politiche del lavoro basate su formazione permanente e rioccupabilità. L'assegno unico votato in Parlamento può riunire tutti gli sgravi per famiglie e figli ma senza una revisione complessiva dell'Irpef e un riordino di detrazioni e deduzioni, continueremo a disporre di risorse che non vanno davvero ad aiutare chi paga il prezzo di decenni di scelte sbagliate".
Notizie dello stesso argomento
Trovati 78 record
Pagina
12
26/11/2024
È stabile l'indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero che sintetizza l...
26/11/2024
Le norme della legge di bilancio 2025 su banche e assicurazioni (articoli 3 e 11) non sono...
26/11/2024
Confcooperative ha destinato fino a un milione per potenziare le strutture che offrono ass...
26/11/2024
L’offerta di UniCredit per l’acquisizione di Banco BPM analizzata da Scope Ratings.
Trovati 78 record
Pagina
12
Il Magazine
Italia Informa n°6 - Novembre/Dicembre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli