Coldiretti: "Crollo dei consumi causa Covid da 124 miliardi, -40,6% per i ristoranti"

- di: Daniele Minuti
 
Coldiretti ha analizzato i dati Istat relativi ai consumi delle famiglie a valori concatenati, fotografando la durissima situazione nel nostro Paese: l'emergenza sanitaria ha tagliato i consumi di circa 124 miliardi di euro (con un -11,7% nel 2020 su base annuale), dato minimo nell'ultimo decennio, dovuto specialmente alle misure restrittive anti contagio. 

Coldiretti: "Crollo dei consumi nel 2020 a causa del Covid"

A pagare di più sono stati alberghi e ristoranti con un crollo del 40,6%, seguiti dai trasporti (-24,5%) e spese per attività ricreative e cultura (-22,5%). Salgono i consumi alimentari delle famiglie in casa che crescono dell'1,9%, numero che naturalmente non basta a sanare la discesa delle spese fuori casa.

"La chiusura di bar e ristoranti" - spiega Coldiretti - "ha travolto a valanga interi comparti dell’agroalimentare Made in Italy, con vino e cibi invenduti per un valore stimato dalla Coldiretti in 11,5 miliardi dopo un anno di aperture a singhiozzo che hanno messo in ginocchio l’intera filiera dei consumo fuori casa che vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani La drastica riduzione dell’attività ha pesato infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco".

I settori più colpiti hanno pagato le conseguenze del crollo del turismo e della riduzione di ospiti stranieri, che quindi non hanno speso in alloggi, alimentazione, trasporti, svago e acquisti vari. "Turismo e cibo rappresentano le principali leve per la ripartenza del Made in Italy sulle quali investire con il Recovery Plan" - conclude la Coldiretti  - "Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per il Recovery Plan, occorre ripartire investendo sui punti di forza del Paese".
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