Clara e il pranzo che sconvolse l’universo

Nel grande circo delle celebrità, dove un brunch vale più di un referendum e una gaffe può riscrivere la storia patria, Clara ci regala un nuovo capitolo degno dei più acclamati Pezzulli di Italia Informa: breve, tagliente, grottesco e con la realtà tenuta insieme da un filo di pura follia.

Clara e il pranzo che sconvolse l’universo

Tutto nasce da un invito. Ma non uno qualunque: Andrea Bocelli la convoca a pranzo come si convocano gli ambasciatori nelle monarchie illuminate. Clara, sorpresa come un cervo davanti ai fari di un SUV, si presenta senza portare nulla. Niente vino. Niente dolci. Neanche un tovagliolo piegato male. Il vuoto cosmico del gesto.

E come se non bastasse, al tavolo spunta Brian May, che appare a pranzo con la stessa naturalezza con cui noi troviamo il prezzemolo tritato sul banco del supermercato. Clara, seduta tra due monumenti viventi, riflette sulla sua colpa: essere arrivata a mani vuote, come la protagonista di una tragedia gastronomico-sociale pronta per essere tramandata ai posteri.

Nel frattempo, mentre Clara cerca di ricordarsi come si deglutisce in presenza delle leggende, il mondo esterno parla. Anzi, straparla. Gossip, ipotesi, avvistamenti, fanfiction sconclusionate: secondo i social, la cantante sarebbe contemporaneamente fidanzata con Fedez, ingaggiata dai Queen e impegnata in una fuga in Tibet per meditare sul karma dei commenti online.

Clara legge tutto. Sbuffa, ride, si preoccupa per i suoi cari, poi ride di nuovo. Il mondo è un frullatore di opinioni, e lei ci è finita dentro come un cubetto di ghiaccio.

Il pranzo finisce. Clara si scusa per l’assenza di omaggi, Bocelli la perdona con la serenità di chi ha visto cose ben peggiori, e Brian May si allontana in controluce, forse pronto a scrivere una nuova equazione quantistica ispirata al tiramisù.

E alla fine resta una sola grande verità: nella vita puoi anche cantare a Sanremo o pranzare con i miti, ma il vero giudizio universale arriva sempre quando ti presenti senza un dono.