Cina: i tassi di interesse restano invariati, Pechino punta sulla stabilità monetaria

- di: Giulia Caiola
 
Il tasso di interesse principale sui prestiti a un anno (Loan Prime Rate, LPR) della Cina è rimasto invariato al 3,1%, confermando la tendenza di stabilità registrata negli ultimi mesi. Lo stesso vale per l’LPR a cinque anni, che continua a mantenersi al 3,6%. È quanto emerge dai dati diffusi oggi dal National Interbank Funding Center, evidenziando la scelta della Banca Popolare Cinese (PBoC) di proseguire su una linea di prudenza, in un contesto economico globale ancora incerto.

Cina: i tassi di interesse restano invariati, Pechino punta sulla stabilità monetaria

Sebbene i tassi siano rimasti stabili rispetto al mese precedente, su base annua si registra una significativa riduzione: dall’inizio del 2024, l’LPR a un anno è stato abbassato di 35 punti base, mentre l’LPR a cinque anni è sceso di 60 punti base. Tali riduzioni hanno contribuito a mantenere il costo del credito a livelli storicamente contenuti, offrendo un sostegno alle imprese e ai consumatori in un momento in cui la Cina punta a consolidare la ripresa economica post-pandemia.

Secondo gli ultimi dati diffusi dalla banca centrale cinese, il tasso di interesse sui nuovi prestiti alle imprese si è attestato al 3,43% lo scorso dicembre, registrando un calo annuo di 0,36 punti percentuali. Ancora più significativa la riduzione per i prestiti immobiliari personali, che lo scorso mese hanno toccato il 3,11%, in calo di 0,88 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Questi numeri indicano un chiaro sostegno al settore immobiliare, che continua a essere un pilastro cruciale dell’economia cinese, nonostante le difficoltà legate alla crisi di alcuni colossi del settore.

Strategie e obiettivi di Pechino: liquidità e crescita

In un contesto di politiche monetarie prudenti ma accomodanti, la Banca Popolare Cinese ha ribadito l’intenzione di mantenere un'ampia liquidità nel sistema finanziario attraverso un mix di strumenti di politica monetaria. Secondo il vice governatore Xuan Changneng, Pechino continuerà a sfruttare leve come i tassi di interesse e il coefficiente di riserva obbligatoria per sostenere la crescita economica, mantenendo al contempo la stabilità finanziaria.

Le dichiarazioni di Xuan indicano la volontà di attuare aggiustamenti anticiclici per contrastare eventuali turbolenze economiche globali e sostenere la domanda interna, un aspetto chiave per la strategia di crescita a lungo termine del governo cinese.

Crescita economica al 5%: obiettivi centrati per il 2024

Nonostante le sfide globali, l’economia cinese ha raggiunto l'obiettivo di crescita fissato per il 2024, registrando un incremento del PIL del 5% su base annua. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio Nazionale di Statistica, il prodotto interno lordo della Cina ha raggiunto i 134.908,4 miliardi di yuan, pari a circa 18,77 trilioni di dollari statunitensi.

Tale risultato rappresenta una conferma della resilienza dell’economia cinese, sostenuta da una solida domanda interna e da politiche governative mirate a stimolare settori strategici come la tecnologia, le energie rinnovabili e la manifattura avanzata.

Prospettive per il 2025: focus su stabilità e innovazione

Guardando al 2025, gli analisti prevedono che Pechino continuerà a puntare su una crescita equilibrata, mantenendo un approccio cauto nella gestione della politica monetaria per evitare eccessi di liquidità che potrebbero alimentare rischi finanziari.

Il settore immobiliare, in particolare, resta sotto stretta osservazione, con le autorità che cercheranno di bilanciare la necessità di stimolare la domanda senza creare nuove bolle speculative. Inoltre, il governo dovrebbe intensificare le riforme per favorire l’innovazione e l’autosufficienza tecnologica, considerata una delle priorità strategiche di lungo periodo.

In conclusione, la scelta della Cina di mantenere invariati i tassi di interesse riflette una strategia di stabilità e prudenza, volta a sostenere la crescita senza compromettere la sostenibilità finanziaria. Le prossime mosse della banca centrale saranno osservate con attenzione dai mercati globali, sempre più influenzati dalle dinamiche economiche cinesi.
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