Cina: il governo rassicura sull'economia, dopo il crollo del settore immobiliare

- di: Redazione
 
Le condizioni dell'economia cinese stanno migliorando, mentre le autorità di regolamentazione stanno tenendo sotto controllo il debito. E' quello che sostiene il Governo di Pechino, che ha voluto dare rassicurazioni sullo stato di salute dell'economia, a fronte di una crisi gravissima del settore immobiliare, dopo l'ennesima cattiva notizia sull'esposizione debitoria di uno dei colossi del settore, lo sviluppatore Country Garden.
Il messaggio di fiducia verso l'economia è stato affidato a Fu Linghui, dell'Ufficio nazionale di Statistica, che, nel corso di un incontro con i giornalisti, ha tenuto a ribadire che ''i rischi delle imprese edilizie dovrebbero essere gradualmente risolti", mentre i cambiamenti politici "aiuteranno a rafforzare la fiducia del mercato".

Cina: il governo rassicura sull'economia, dopo il crollo del settore immobiliare

"Si prevede - ha specificato - che il consumo di abitazioni e la disponibilità a investire delle imprese immobiliari miglioreranno gradualmente". La rassicurazione da parte del governo cinese giunge nel tentativo di placare il nervosismo degli acquirenti di case dopo che Country Garden ha mancato un pagamento del suo spaventoso debito, ravvivando i timori per le finanze traballanti del settore e il loro impatto sull'economia nazionale in difficoltà.

La palude in cui si muovono i vertici di Country Garden per fronteggiare la crisi potrebbe riverberarsi su un altro gigante del settore, Evergrande Group, che sta cercando di ristrutturare più di 340 miliardi di dollari dovuti a banche e obbligazionisti. I timori di un possibile default di Evergrande nel 2021 hanno scosso i mercati globali, ma si sono attenuati dopo che la banca centrale cinese ha affermato che i suoi problemi erano contenuti e che il potere centrale avrebbe mantenuto in funzione i mercati del credito.

Dopo che la Country Garden Holdings Co., il 6 agosto, ha mancato due pagamenti per un totale di 22,5 milioni di dollari ad acquirenti di obbligazioni in dollari, i mercati azionari ne hanno pesantemente risentito. A Country Garden restano ormai una ventina di giorni (sui 30 di grazia) prima di essere dichiarata inadempiente, con effetti catastrofici.
Oggi un piccolo gruppo di acquirenti di case hanno manifestato davanti ad un cantiere, a Pechino, di Country Garden, affermando che stavano combattendo da tempo in difesa dei loro diritti.

La complessità della situazione finanziaria di Country Garden, che era considerato uno degli sviluppatori finanziariamente più sani della Cina, è confermata dal fatto che lunedì ha sospeso la negoziazione delle sue obbligazioni sulle borse cinesi. Una mossa che segue l'avvertimento della scorsa settimana sulla possibilità concreta che potrebbe registrare, nel primo semestre del 2023, una perdita fino a 55 miliardi di yuan (7,5 miliardi di dollari) per la prima metà del 2023.
Il settore immobiliare cinese - da quale gli investitori stranieri sono usciti alle prime avvisaglie della crisi - ha spinto il boom economico del Paese, ma gli sviluppatori si sono pesantemente indebitati, nel pieno dello sforzo per costruire quanti più appartamenti e torri di uffici possibili.

Dopo anni di avvertimenti che hanno portato le agenzie di rating globali a tagliare il rating creditizio del governo cinese nel 2017, il partito comunista ha represso il debito immobiliare nel 2020. imponendo agli sviluppatori fortemente indebitati di prendere a prestito di più per estinguere obbligazioni e prestiti bancari alla scadenza.
Il settore immobiliare rappresenta circa il 20% dell'economia cinese. Quando si aggiunge la spesa per l'acciaio e il rame per l'edilizia, i mobili e altri acquisti correlati, le stime della sua quota nell'economia salgono fino al 35%.
I problemi del settore immobiliare stanno causando un circolo vizioso spingendo le famiglie nervose a rimandare gli acquisti di case, auto e altri grandi acquisti, il che a sua volta deprime ulteriormente l'attività economica.
Country Garden è stato fondato nel 1992 da Yang Guoqiang, ex agricoltore e operaio edile. Yang ha ceduto le sue azioni nel 2005 alla figlia di 25 anni, Yang Huiyan. È stata classificata come la donna più ricca dell'Asia dalla rivista Forbes con un patrimonio netto di 11 miliardi.
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