Chiara Ferragni, ritardi sui conti: il socio tratta per la cessione del suo 40%

- di: Barbara Bizzarri
 

Chiara Ferragni si troverebbe in un frangente delicato per quanto riguarda il futuro delle sue società. In particolare, due delle sue aziende chiave, Sisterhood e Fenice, non hanno rispettato il termine di giugno 2024 per la pubblicazione dei bilanci relativi al 2023. Questo ritardo solleva interrogativi sulla solidità delle sue attività imprenditoriali, soprattutto dopo le difficoltà seguite alla controversia della collaborazione con Balocco, che ha avuto notevoli ripercussioni sull’immagine pubblica dell’imprenditrice.

Chiara Ferragni, ritardi sui conti: il socio tratta per la cessione del suo 40%

Sisterhood è la holding che Chiara Ferragni gestisce insieme alla madre, Marina Di Guardo, e funge da capogruppo per le attività della Ferragni nel mondo della moda e del lifestyle. Fenice, invece, è la società licenziataria di tutti i marchi legati all'influencer, con una struttura societaria che vede la partecipazione di Chiara Ferragni al 32,5%, Paolo Barletta (attraverso il veicolo d’investimento Alchimia) con una quota del 40%, e Pasquale Morgese con il restante 27,5%.

Il mancato rispetto delle scadenze sui bilanci potrebbe rivelare segnali di difficoltà o almeno un rallentamento nell’andamento delle sue attività, specialmente in un periodo in cui la trasparenza finanziaria è fondamentale per attrarre investitori e mantenere la fiducia dei mercati.

In parallelo, emergono voci su possibili cambiamenti nella compagine azionaria di Fenice. Paolo Barletta, socio di lunga data e amico personale di Ferragni, nonché presidente di Fenice, starebbe negoziando la cessione della sua partecipazione del 40%. Già alla fine del 2023, Barletta aveva preso in considerazione l'idea di vendere la sua quota al gruppo Avm, ma le trattative non si erano concluse. Ora sembra che Barletta abbia dato a Chiara Ferragni circa due settimane di tempo per valutare un'offerta, ma uno degli ostacoli principali rimane il prezzo della transazione.

Le tensioni all'interno della società non si fermano qui. Anche Pasquale Morgese, socio con una quota del 27,5%, avrebbe manifestato malcontento per essere stato escluso da alcune decisioni finanziarie strategiche. In precedenza, si era parlato della possibilità che Morgese potesse intraprendere azioni legali contro la gestione della società, aggiungendo ulteriore pressione sulla leadership di Ferragni.

Un contesto complesso dunque che evidenzia come le dinamiche interne alle società legate a Chiara Ferragni siano in un momento di trasformazione e incertezza. La trattativa per l’eventuale cessione della quota di Barletta potrebbe rappresentare una svolta cruciale per il futuro di Fenice e, più in generale, per l’impero imprenditoriale di Ferragni. Tuttavia, l'esito delle negoziazioni e il mantenimento di un equilibrio tra i soci attuali sono fattori decisivi per la stabilità e il successo delle sue attività nei prossimi mesi.

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